Le obbligazioni convertibili sembrano affrontare senza scosse le turbolenze che hanno caratterizzato l’inizio del 2025. Questi strumenti, che combinano le caratteristiche delle obbligazioni tradizionali con la possibilità di convertirsi in azioni, stanno mostrando performance superiori rispetto ad altri asset obbligazionari, nonostante la volatilità che ha attraversato i mercati globali.
Come evidenziato da Antoine Lesne, Head of ETF Strategy di State Street Global Advisors, “le obbligazioni convertibili hanno iniziato il 2025 con una base più solida, dopo un dicembre sfidante.” In effetti, l’indice FTSE Qualified Global Convertible ha registrato un rendimento positivo del 2,65%, un risultato decisamente migliore rispetto allo 0,57% dell’indice Bloomberg Global Aggregate, che rappresenta una media più ampia del mercato obbligazionario globale.
Nonostante gli shock di mercato, come la crisi di inizio anno nel settore tecnologico legata alla startup cinese DeepSeek, e la volatilità dei rendimenti dei Treasury, le obbligazioni convertibili hanno dimostrato una sorprendente stabilità. Questo è in parte dovuto alla loro minore sensibilità ai tassi di interesse, un fattore che le rende particolarmente attraenti in un contesto economico incerto.
Performance settoriale: i protagonisti della crescita
Diversi settori hanno registrato performance particolarmente positive nelle obbligazioni convertibili, tra cui beni di consumo, industriali e materiali. Ad esempio, Rheinmetall AG, un gigante industriale tedesco, ha visto un rialzo superiore al 21%, mentre una grande emissione di Alibaba ha contribuito in modo significativo al rendimento complessivo dell’indice. Tuttavia, non tutte le performance sono state altrettanto brillanti: il titolo di ON Semiconductor ha avuto un impatto negativo sull’indice, registrando un calo dell’8%.
Lesne osserva che, “le obbligazioni convertibili offrono un tipo di convessità differente all’interno dei portafogli, contribuendo a migliorare i rendimenti.” In altre parole, questi strumenti stanno mostrando una capacità unica di bilanciare rischio e rendimento, specialmente in un periodo di crescente incertezza politica ed economica.
Un anno che inizia con previsioni favorevoli
Secondo gli esperti, le obbligazioni convertibili potrebbero continuare a beneficiare di un ampliamento del mercato azionario. In particolare, l’attenzione sarà rivolta alla crescita degli utili delle società small-cap, che rappresentano una parte significativa dell’universo di obbligazioni convertibili globali. Sebbene alcuni settori, come quello delle criptovalute e della tecnologia, siano vulnerabili all’aumento dei rendimenti dei Treasury, la caratteristica delle obbligazioni convertibili di offrire un’ulteriore protezione grazie alla loro struttura, le rende particolarmente favorevoli in scenari di volatilità.
Lesne sottolinea anche che, “il profilo più equilibrato delle obbligazioni convertibili può aiutare a navigare in un contesto ancora positivo per gli asset di rischio,” un fattore cruciale in un periodo segnato da tensioni politiche e incertezze globali. Inoltre, la performance delle obbligazioni convertibili è aiutata dal loro delta medio che, a gennaio, ha raggiunto quota 47, un livello che fornisce una protezione contro i cali di mercato, pur mantenendo un’alta sensibilità ai movimenti positivi degli asset azionari.
I rischi da monitorare
Nonostante le prospettive positive, rimangono alcuni rischi, soprattutto legati a possibili escalation nelle tensioni commerciali globali. La recente sospensione dei dazi statunitensi su Messico e Canada ha offerto una temporanea tregua, ma i timori di una guerra commerciale più ampia potrebbero ancora influenzare negativamente il mercato. Tuttavia, Lesne osserva che, “gli emittenti di obbligazioni convertibili statunitensi tendono a generare una quota maggiore dei loro ricavi a livello domestico rispetto a molte delle loro controparti più grandi,” il che potrebbe offrire una certa protezione contro eventuali dazi di ritorsione.
In sintesi, le obbligazioni convertibili si stanno rivelando una scelta robusta in un 2025 segnato da incertezze macroeconomiche e politiche. Con una performance solida e un potenziale di crescita legato sia ai mercati azionari che alle dinamiche economiche globali, questi strumenti continuano a rappresentare una via di mezzo tra sicurezza e opportunità di rendimento.