Obbligazioni: le nuove emissioni sotto i riflettori

La coincidenza del ribasso già scontato dai mercati da parte della Bce, nello stesso momento in cui si prospettavano aumenti d’indebitamento europei per la difesa comune, unito al deficit previsto in Germania per rilanciare l’economia, ha creato un certo scompiglio sui prezzi dei bond e sui loro rendimenti. Alla fine però se si guardano i valori espressi dai prezzi ci troviamo di fronte a quella che in economia viene chiamata la curva perfetta, ossia i titoli a breve hanno rendimenti più bassi di quelli con scadenze più lunghe. Su questo vi è una logica, infatti l’investitore di un titolo a lunga scadenza vuole essere remunerato di più in quanto si presume che manterrà il titolo in portafoglio per molto tempo e ripone fiducia nei confronti dell’emittente.

Tutto ciò non ha modificato gli spread poiché i titoli nell’Eurozona sono saliti in parallelo, ad esempio un Btp a due anni rende il 2,47%; quello a cinque anni il 3,06%, con il decennale siamo tornati al 4% e infine con il trentennale il rendimento sale al 4,7%. Per il Bund tedesco la stessa serie di scadenze vede rispettivamente il 2.21%, 2,53%, 2,89% e il 3,19% sul trentennale. La media dell’Eurozona sul benchmark decennale è salita al 3,3%, con molti Paesi che si sono riavvicinati al 4% come la Slovacchia, Grecia e Lituania. Per quanto riguarda la sterlina e il Treasury non ci sono stati grossi movimenti rispetto alla scorsa settimana, dove il Gilt era già salito al 4,75% e i Treasury decennali sono in area 4,35%.

In queste condizioni di volatilità sui mercati, emettere carta diventa spesso difficile per le forti oscillazioni che ci possono essere sia in fase di collocamento che nel grey market successivo.

Le nuove emissioni governative sotto la lente…

In ogni caso gli spunti d’interesse ci sono sempre e in questa settimana è stata protagonista la stessa EU che ha fatto funding con un nuovo benchmark decennale per nove miliardi uscito con cedola del 3,375% con scadenza nel dicembre 2035. Isin del titolo EU000A4D8KD2, taglio minimo super retail da un euro con multipli di uno e prezzo d’emissione a 99,674 che è riuscito a performare di 20 centesimi circa nel grey market successivo.

A livello interno è stata una settimana di aste per il Tesoro, con rendimenti in deciso rialzo su tutta la curva soprattutto la lunga se si raffronta l’asta del trentennale ottobre 2054 che in quella di dicembre segnava un rendimento del 3,94% contro il 4,66% di questa settimana.

Si è mossa anche la Grecia con dei tap su scadenze lunghe 2038 e 2054 per attirare l’appetito degli investitori verso i titoli con maggiore rendimento.

Grande interesse sul mercato per il Gilt inglese legato all’inflazione che ha scadenza nel 2049 con cedola fissa dell’1,875% a cui si aggiungerà l’indice inflazione di riferimento nel semestre del pagamento della cedola. In totale sono stati emessi cinque miliardi di sterline al prezzo di 97,142, Isin GB00BT7J0134 e taglio da una sterlina con multipli di una.

Il comparto che ha maggiormente sofferto è stato quello corporate dove le nuove emissioni sono state più limitate per quanto riguarda l’euro.

Si è chiuso in anticipo il collocamento di Cassa depositi e prestiti (CDP) per l’emissione di un nuovo bond (Isin IT0005634602). Il deal si era aperto in febbraio e doveva concludersi entro il 19 marzo. L’importo minimo dell’operazione era di 500 milioni di euro, incrementabile fino ad un massimo di un miliardo di euro sulla base delle richieste riscontrate, ma alla fine si è chiuso con la size minima di 500 milioni. Il lotto minimo è stato fissato a 10mila euro. Il nuovo bond CDP avrà una durata di sette anni. Arriverà a scadenza il 26 marzo del 2032 e riconoscerà ai possessori una cedola fissa annuale lorda del 3,50% per i primi tre anni, cioè fino al 26 marzo 2028 incluso. Successivamente, la cedola diventerà variabile e pari all’Euribor a 3 mesi vigente due giorni lavorativi antecedenti l’inizio di ciascun periodo cedolare più un margine dello 0,56%. Il pagamento della cedola avverrà con cadenza trimestrale alle seguenti date di ogni anno: 26 marzo, 26 giugno, 26 settembre e 26 dicembre. Per quanto riguarda la cedola variabile dal quarto anno in avanti, il bond CDP fissa un floor a 0 e nessun cap. Ai fini fiscali le cedole ed eventuali plusvalenze saranno sottoposte all’aliquota del 12,50%, la stessa praticata ai titoli di stato.

… e i nuovi collocamenri di bond corporate sotto i riflettori

Primo deal di Mediobanca nel 2025, la banca milanese è tornata sul mercato obbligazionario riservato agli investitori istituzionali ed ha fatto il pieno di ordini con un collocamento da 300 milioni di euro con un’obbligazione 10.5NC5.5 sustainability Tier2. L’obbligazione subordinata verrà rimborsata alla pari alla scadenza fissata il 18 settembre 2035 e l’emittente ha la facoltà di richiamare il titolo a settembre 2030. Il rendimento è stato fissato a 175 punti base sul tasso midswap, in forte contrazione dai 200 punti comunicati inizialmente al mercato. Il prestito obbligazionario di Piazzetta Cuccia garantirà una cedola pari al 4.35%, prezzo di emissione 99,777 e rendimento 4,301%. Isin IT0005640260, con taglio minimo da 200mila euro con multipli di mille. Rating assegnato all’emissione Ba1/BB+.

AIB Group sta collocando un’obbligazione 8NC7 green con scadenza il 20 marzo 2033, con una call esercitabile dall’emittente a marzo 2032. Prime indicazioni di rendimento in area +145 punti base sopra il tasso midswap di riferimento. Lotto minimo 100mila euro con multipli di mille. Isin XS3027988933.

Mondi Finance ha collocato sul mercato primario un bond senior con scadenza a otto anni, il 18 maggio 2033. L’emissione è avvenuta in seguito a un processo di book building che ha raccolto domande per circa 1,9 miliardi di euro, circa tre volte l’ammontare emesso fissato a 600milioni di euro. Il livello inizialmente comunicato al mercato di circa 150 punti base sopra il tasso mid-swap è stato pertanto rivisto e fissato a +120 punti base, 30 punti base sotto la guidance iniziale. In conseguenza di questo la cedola annuale è stata determinata pari al 2,266%, con prezzo di emissione/re-offer di 99,215 e rendimento finale 3,862%. Lotto minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di mille, Isin XS3025943419. Rating assegnato all’obbligazione Baa1.

SIG Combibloc PurchaseCo ha avviato il collocamento di un bond con scadenza 19 marzo 2030 e ammontare 500 milioni di euro, alzato successivamente a 625 milioni.  Prime indicazioni di rendimento in area +155/160 punti base sul tasso midswap, abbassate a +130 punti e successivamente a +123 punti con ordini che hanno raggiunto 2.6 miliardi di euro. Cedola 3,75%, prezzo 99.978 e rendimento 3.755 %. Rating atteso Baa3, lotto minimo 100mila euro con multipli di mille e Isin XS3017995518.

Nel settore energetico, Neste Oyj è pronta a collocare un  nuovo bond green a cinque anni. Rating A3. Prime indicazioni di rendimento in area +165/170 punti base sul tasso midswap. Ammontare 500 milioni di euro e lotto minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di mille. L’obbligazione verrà rimborsata alla pari alla scadenza il 20 marzo 2030.

Alstria office REIT, una delle principali società immobiliari in Germania, ha annunciato il collocamento di un’obbligazione senior in euro sulla scadenza a sei anni. Ammontare stimato 500 milioni di euro. Rating BB+.

Molto interesse per il deal in euro degli Aereoporti di Manchester, con 500 milioni al 4% di cedola e scadenza nel 2035. Isin del titolo XS3024074950 con taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille e prezzo a 99,773 che si è sostanzialmente mantenuto nel grey market senza performare particolarmente.

UniCredit offre in collocamento a partire dal 10 marzo e fino al 26 marzo prossimo nuove obbligazioni dedicate al mercato retail (Isin IT0005638371). La durata del bond è di 13 anni, in quanto la scadenza ufficiale è stata fissata per marzo 2038. Tuttavia, si tratta di un’emissione callable, cioè che assegna alla banca italiana la facoltà di procedere ogni anno al rimborso anticipato del capitale e della cedola sino ad allora accumulata e non corrisposta. Un’altra caratteristica di queste obbligazioni UniCredit risiede nella cedola cumulativa. Essa verrà pagata all’investitore alla scadenza in un’unica soluzione o alla precedente data di rimborso del capitale. Il tasso annuo lordo è del 4,50%. Pertanto, se il capitale fosse rimborsato solamente alla scadenza, l’investitore si vedrebbe pagato per ogni lotto minimo mille euro più 585 euro a titolo di interessi. Il rendimento alla scadenza calcolato con il tasso composto è circa il 3,61%.

Tra gli high yield Trans-Oil Group, società del settore agro-industriale leader  nell’Europa centrale, operativa in Moldavia, Romania e Serbia ha collocato un’obbligazione in dollari a quattro anni con scadenza 20 novembre 2029. Cedola 11,125%, prezzo 102 equivalente a un rendimento di 10.444%. Ammontare dell’emissione 550 milioni di dollari, lotto minimo 200mila dollari con multipli di mille, Isin XS2932787687. Rating assegnato B+.

A cura di Carlo Aloisio, senior bond broker

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