CFA Sentiment Index: investitori in standby sull’economia italiana e dell’Eurozona

Nella rilevazione del CFA Italy Financial Business Survey, condotta tra il 19 e il 31 marzo 2025, il Sentiment Index si mantiene stabile a -31,8 punti. L’indagine, realizzata da CFA Society Italy, evidenzia come gli analisti continuino a considerare invariata la situazione economica attuale dell’Italia e dell’Eurozona, mentre emerge una crescente cautela nei confronti delle prospettive dell’economia statunitense.

In termini di aspettative sui prossimi sei mesi, il 9,1% degli intervistati prevede un miglioramento delle condizioni macroeconomiche (-4,7 punti rispetto al mese scorso), il 50% stima condizioni stabili (+12,1 punti rispetto all’ultimo sondaggio) mentre il 40,9% prevede un peggioramento (-7,4 punti rispetto al mese scorso). L’indicatore di sintesi scende di nuovo rispetto alle ultime rilevazioni: la differenza tra ottimisti e pessimisti sulle prospettive dell’economia italiana è pari a -31,8, il valore che rappresenta il “CFA Society Italy Sentiment Index” per il mese di aprile 2025 (+2,7 punti rispetto alla rilevazione di marzo).

Si mantengono stabili sui valori dello scorso mese anche le aspettative sull’economia europea mentre peggiora in misura marcata il sentiment su quella USA.

Per quanto riguarda l’inflazione, si arresta il lungo periodo di aspettative di calo della crescita dei prezzi, con la maggioranza degli analisti che ipotizza una sostanziale stabilità di questa variabile, sugli attuali livelli, nei prossimi sei mesi.

Il rallentamento dell’attività economica, tuttavia, porta gran parte degli analisti ad attendersi scelte di politica monetaria espansiva nel prossimo periodo, con tassi a breve termine in discesa; di contro, proprio il timore di un tasso di inflazione persistente, porta ad attese di tassi invariati, rispetto agli attuali, sulla parte lunga delle curve dei rendimenti.

Per quanto riguarda l’andamento degli indici azionari, la maggior cautela riguarda la possibile performance della borsa USA mentre vi è un sostanziale equilibrio di attese sull’indice delle maggiori capitalizzazioni europee.

Sui cambi, in un quadro di fondo che risulta più sfidante per l’economia americana, gli analisti si attendono che il dollaro continui a deprezzarsi mentre lo yen, invede, dovrebbe apprezzarsi rispetto all’euro.

Sul petrolio, infine, come nelle scorse rilevazioni, ci si attende una discesa dei prezzi nei prossimi sei mesi.

 

 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!