Il panorama dell’intelligenza artificiale (IA) ha vissuto una fase di turbolenza nei mercati azionari negli ultimi tempi, con un calo significativo dei titoli tecnologici e legati all’IA, principalmente a causa di preoccupazioni relative ai dazi commerciali e alle incertezze economiche. A riguardo, Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management, ha commentato le attuali tendenze, esprimendo preoccupazioni ma anche ottimismo sul futuro del settore.
Secondo Haefele, “i titoli legati alla tecnologia e all’intelligenza artificiale hanno guidato il calo delle azioni negli Stati Uniti nelle ultime settimane, in un contesto di avversione al rischio causato dall’incertezza sulle tariffe e dalle preoccupazioni per la crescita”. Il Nasdaq e l’indice Philadelphia Semiconductor hanno registrato un calo rispettivamente del 9,6% e del 14% dall’inizio dell’anno, un risultato decisamente inferiore alla flessione del 4,2% dell’S&P 500.
Nonostante queste difficoltà, Haefele è fiducioso nel potenziale a lungo termine dei leader del settore IA: “La nostra recente analisi mostra che le aziende leader con modelli avanzati sono meglio posizionate per capitalizzare la tendenza alla monetizzazione dell’IA, mentre la domanda per i chip IA di alta qualità dovrebbe rimanere forte”. Questo suggerisce che, nonostante il periodo difficile, alcuni dei titoli più promettenti in ambito IA siano oggi sottovalutati, offrendo opportunità di investimento.
Un altro punto cruciale del suo ragionamento riguarda la differenza tra modelli IA costosi e quelli più economici. Haefele sottolinea che, sebbene i modelli a basso costo stiano guadagnando terreno, “le grandi aziende sono conosciute per dare priorità alle prestazioni e alla sicurezza rispetto al costo”. Questo è particolarmente vero nel caso dei modelli di IA di fascia alta, che presentano vantaggi significativi in termini di performance. “I modelli avanzati hanno un chiaro vantaggio in termini di prestazioni rispetto ai modelli economici”, spiega Haefele, citando i risultati del benchmarking degli IA modelli compilati dall’Arc Prize Foundation.
Il tema della competitività delle principali piattaforme cloud degli Stati Uniti, come Amazon, Microsoft e Google, è un altro elemento chiave nelle previsioni di Haefele. Queste aziende stanno focalizzandosi su modelli di IA avanzati, i cui costi sono giustificati dalla forte domanda da parte delle grandi imprese. “Poiché le grandi imprese sono il segmento più redditizio per le aziende di IA, c’è un chiaro vantaggio nella monetizzazione per le principali piattaforme cloud degli Stati Uniti”, afferma l’esperto di UBS.
Haefele invita quindi gli investitori a non farsi scoraggiare dalle turbolenze del mercato e a considerare le opportunità derivanti da un rallentamento temporaneo dei titoli di qualità nell’IA. “Continuano a essere preferiti i titoli di semiconduttori IA e le principali piattaforme cloud, e consigliamo agli investitori di approfittare della volatilità a breve termine per acquistare titoli di IA di qualità”, afferma Haefele.
Concludendo, il Chief Investment Officer di UBS rimane positivo sul lungo termine per il settore IA, ritenendo che la domanda di modelli avanzati e di chip IA di alta qualità continuerà a crescere.