Terremoto valutario ma nascono opportunità!

Pensiamo a GbpJpy partita giovedì sera a 159.00 in chiusura a Nyc e scesa fino a 139.00 nella mattinata di venerdì (-13%) oppure a EurJpy , da 127.30 a 113.70 (-12%). Senza contare che gli stessi rapporti di cambio, il 22 settembre valevano rispettivamente 196.50 e 156.50 !
Fino a venerdì però, nonostante la discesa fosse stata pesante, non aveva ancora assunto i toni drammatici che invece ha assunto lo scorso fine settimana.  Anche l’EurChf tradizionalmente sopra 1.5000 (la Banca Nazionale svizzera non ama vedere rafforzare eccessivamente la divisa), è sceso sotto 1.5000 stabilmente creando panico tra gli investitori.
Eppure a ben vedere, si deve mantenere la calma perché i livelli attuali sono incredibilmente appetibili e solo qualche mese fa avremmo messo giù una firma pur di poterci indebitare in franchi o in Yen ai livelli attuali.
Bisogna essere razionali e non farsi prendere dal panico, questi momenti li ricorderemo come i nostri nonni hanno ricordato il 1929, ma chi resta operativo in queste circostanze ne uscirà realmente vincitore.
Vediamo grandi opportunità e non possiamo non dirlo. Certo, si deve per così dire stare in campana perché la discesa potrebbe non essere finita e per GbpJpy ed EurJpy potrebbe esserci ancora qualche punto percentuale di discesa (120 GBPJPY E 90 EURYEN) ma questo perché in questa fase di panico nulla può essere escluso. In settimana la Fed taglierà i tassi e qui notiamo il paradosso del dollaro, che sale quanto gli Usa hanno peggiorato la propria condizione economica, ma sale, lo sappiamo, perché valuta rifugio e perché in questo momento Usd, Yen e Chf rappresentano l’unico modo per uscire dai carry trader costruiti negli anni.
In Europa la congiuntura è in deciso peggioramento, recessione si direbbe, ma come negli States e molti giocano sul fatto che i tassi dovranno scendere in tutto il mondo per combattere la recessione. Non ci meraviglieremmo di assistere ad una serie di tagli che portino i tassi quasi tutti vicino allo zero. Ma servirà ?
Noi pensiamo che questa sia un crisi di fiducia dovuta alla mancanza di regole in certi mercati, ed ora i cittadini non si fidano più dei controllori e di coloro che detengono il potere a livello globale e finanziario.
Il mondo ha bisogno di facce nuove e regole nuove, se vuole cambiare e se vogliamo che la fiducia ritorni.
E’ solo una questione di fiducia, la recessione è si grave ma non è la prima volta che il mondo affronta recessioni senza però avere tali e tanti dubbi sul futuro. Ma la fiducia, presto o tardi tornerà e da quel momento si tornerà a pensare in modo diverso.
In questo momento leggiamo ovunque commenti drammatici, aleggiano avvoltoi di ogni genere che scrivono di disastri, di drammi collettivi, di scenari apocalittici.
Oggi come mai, ci viene voglia di entrare a comprare, come ha fatto Warrett Buffet, che guarda al valore delle aziende. Perché coloro che oggi fanno i catastrofisti non lo dicevano un anno fa? Dove erano?
E’ certamente un periodo che non dimenticheremo, ma da queste macerie il mondo uscirà probabilmente più forte e migliore di prima. L’ottimismo ragionato in queste circostanze è d’obbligo.
Mai come in questo momento si deve avere coraggio unito a buon senso, per limitare i danni nel momento di panico, facendo però scelte logiche perché tra 12 mesi qualcuno si potrebbe pentire di non aver acquistato ai livelli attuali.

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