Più basse ma sempre di più. Questa la tendenza delle fee di consulenza segnalata da l’ultima edizione del Cerulli Edge – U.S. Advisor Edition e ripresa dal sito Borsa&Finanza.
Come segnala la ricerca “entro il 2026, il 54% dei consulenti finanziari prevede di generare almeno il 90% dei propri ricavi attraverso commissioni di consulenza, in netto aumento rispetto all’attuale 44%. Parallelamente, si prevede una significativa riduzione nell’utilizzo di modelli misti basati su provvigioni e commissioni fisse”.
Inoltre “i dati proiettano una tendenza al ribasso, soprattutto per i clienti ad alto patrimonio (HNW). Entro il 2026, l’83% dei consulenti applicherà meno dell’1% di commissione a clienti con oltre 5 milioni di dollari investiti. Per i clienti con oltre 10 milioni, il costo medio dovrebbe aggirarsi intorno ai 66 punti base, quasi la metà rispetto ai 125 punti base applicati ai clienti con 100.000 dollari. Questo differenziale segnala un’evoluzione del pricing che premia la scala degli investimenti e l’efficienza dei modelli di servizio”.