Bond governativi: la view di Generali AM

Nella settimana appena trascorsa, i mercati obbligazionari hanno mostrato una relativa stabilità, in un contesto di rinnovato ottimismo e attese prudenti legate ai prossimi dati macroeconomici. Mauro Valle, Head of Fixed Income di Generali Asset Management, fornisce un’analisi dettagliata dell’andamento dei mercati, con particolare attenzione a Stati Uniti, Eurozona e spread dei paesi periferici.

Usa: tassi stabili e focus sui dati macro

“I tassi USA hanno continuato a oscillare tra il 4,2% e il 4,4%, con tassi reali intorno al 2,0%”, spiega Valle. A favorire un clima più positivo è stato anche un inatteso intervento dell’ex presidente Donald Trump, che “ha escluso la possibilità di rimuovere Powell dalla presidenza della Fed”, contribuendo a rafforzare il sentiment di mercato. Questa dichiarazione, assieme alle speranze per un possibile allentamento dei dazi USA sulle esportazioni cinesi, ha dato nuovo slancio agli investitori.

Dal fronte macroeconomico, gli ultimi indicatori hanno mostrato segnali misti ma complessivamente favorevoli. Valle sottolinea che “un PMI manifatturiero leggermente migliore, gli ordini di beni durevoli e il sentiment dell’Università del Michigan supportano questa visione di moderato ottimismo”.

Tuttavia, l’incertezza rimane. Nei prossimi giorni sono attesi dati cruciali, tra cui fiducia dei consumatori, ISM, PCE core e il rapporto sul lavoro. Questi numeri “potrebbero contribuire a delineare il quadro dell’economia USA, anche se l’effetto dei dazi potrebbe ancora essere limitato”, osserva l’esperto. Nonostante ciò, il mercato “non si aspetta un taglio dei tassi FED a maggio, ma prezza tre riduzioni entro ottobre”. La strategia di Generali AM rimane cauta: “La nostra posizione rimane neutrale sui tassi USA, considerando l’incertezza dello scenario macroeconomico”, conclude Valle.

Eurozona: inflazione in calo e attese di tagli dalla Bce

Anche in Europa la situazione è caratterizzata da segnali contrastanti. I rendimenti dei Bund si sono mantenuti “stabili intorno al 2,5%, con i tassi BE in aumento, arrivando vicino all’1,8%”. Le aspettative di inflazione a lungo termine (5Y5Y) sono entrambe sopra il 2,05%, suggerendo che il mercato sconta una normalizzazione graduale del quadro inflattivo.

I dati PMI dell’Eurozona, tuttavia, “hanno confermato un lieve indebolimento del momentum economico”, afferma Valle. Il dato composito si è attestato a 50,1, in calo rispetto al 50,9 precedente, con un settore manifatturiero più resiliente e un comparto dei servizi in contrazione (49,7). Una dinamica simile è stata registrata anche in Germania e Francia.

In questo contesto, i prossimi dati flash sul PIL del primo trimestre (+0,2% atteso) e sull’inflazione saranno determinanti per orientare le decisioni della BCE. Secondo Valle, “l’inflazione, principalmente a causa di prezzi energetici più bassi e di un euro più forte, dovrebbe continuare a scendere, mentre l’inflazione core potrebbe risalire, principalmente per l’effetto Pasqua”. Il mercato, intanto, “prezza pienamente un taglio della BCE a giugno, con una probabilità del 50% di un taglio anticipato a luglio, e un altro a settembre”.

Spread in miglioramento e outlook positivo sui periferici

Segnali incoraggianti anche sul fronte degli spread. “I BTP italiani hanno toccato nuovamente i 108 punti base rispetto ai Bund, con un tightening di oltre 10 punti base”, evidenzia Valle. A favorire questa dinamica sono stati l’upgrade del rating da parte di S\&P e un generale miglioramento del sentiment di rischio.

Generali AM mantiene quindi una visione costruttiva: “La nostra view rimane invariata e positiva sui tassi dell’euro e sui periferici, poiché i tassi tedeschi potrebbero consolidarsi sotto il 2,5%, specialmente in presenza di dati di inflazione più bassi”. In ottica strategica, “manteniamo una posizione neutrale sull’esposizione alla curva dei rendimenti, con uno spazio limitato per ulteriori movimenti di steepening”.

In sintesi, lo scenario rimane complesso ma gestibile, con l’attenzione degli investitori concentrata su dati macroeconomici chiave e sulle prossime mosse delle banche centrali.

 

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