In un contesto economico sempre più segnato dall’incertezza geopolitica e finanziaria, gli investitori cercano nuove soluzioni per proteggere e far crescere i propri capitali. Una di queste risposte arriva dal mondo delle obbligazioni “catastrofe”, meglio note come Cat Bond, strumenti finanziari emessi da compagnie assicurative per trasferire sui mercati parte del rischio legato a eventi naturali estremi.
A spiegare il crescente interesse verso questi titoli è Carlo Benetti, market specialist di GAM, che analizza lo scenario attuale alla luce dell’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina: “I mercati hanno celebrato l’accordo tra Usa e Cina sui dazi cancellando le perdite da inizio anno e il dollaro ha recuperato terreno con le principali valute”. Tuttavia, Benetti evidenzia come le buone notizie sul fronte commerciale non eliminino le incertezze strutturali: “Le notizie dal fronte della guerra commerciale non cambiano lo scenario di incertezza, nonostante per il Segretario al Tesoro Bessent si tratti di un’incertezza voluta, una ‘incertezza strategica’ che Trump, ‘uomo del deal’, utilizza come leva nei negoziati”.
Secondo Benetti, la strategia del presidente americano richiama tecniche ben note nel mondo del marketing: “Trump usa un vecchio trucco del marketing, quello di comunicare un prezzo e quindi, con una serie di argomenti, portarlo a valori più bassi. Il bias dell’effetto ancoraggio è utilizzato nelle vendite porta a porta come nel lancio di prodotti innovativi”. Ma, osserva, è lecito chiedersi se questo approccio sia adeguato alla gestione della più grande economia del mondo. Le agenzie di rating sembrano suggerire di no: “Moody’s sembra rispondere indirettamente abbassando il merito di credito del debito federale”.
È in questo contesto che strumenti alternativi come i Cat Bond iniziano a farsi largo nei portafogli degli investitori più sofisticati. “In questa fase di mercato sta crescendo l’interesse per i Cat Bond, soprattutto da parte di investitori istituzionali e investitori sofisticati: se lo spirito del tempo è quello dell’incertezza, questo tipo di strumento offre rendimento e decorrelazione”, spiega Benetti.
Tre sono, secondo lui, i motivi principali che alimentano l’interesse verso queste obbligazioni: “Offrono tassi d’interesse spesso superiori al 7–8%, sono legati a eventi fisici e non a dinamiche di mercato, e presentano un rischio non sistemico ma concentrato e assicurabile”. In una fase di normalizzazione monetaria, rappresentano una fonte di *yield* competitivo e appetibile.
Il mercato dei Cat Bond beneficia anche di dinamiche demografiche e climatiche: l’aumento della popolazione nelle aree urbane a rischio e il maggiore valore degli immobili portano le compagnie assicurative a trasferire una quota crescente del rischio sui mercati finanziari. “Crescono così anche i volumi delle nuove emissioni, un fenomeno che conferma il ruolo sempre più importante dei Cat Bond nei mercati del trasferimento del rischio”, commenta Benetti.
Naturalmente, questi strumenti non sono privi di rischi: “Il sottoscrittore sa che il rendimento elevato compensa dalla possibilità che il verificarsi di un evento climatico estremo comporti perdite significative del capitale. Non è uno strumento adatto a chi cerca stabilità assoluta”. Ma per quegli investitori con un orizzonte temporale medio-lungo e una tolleranza al rischio ben calibrata, possono offrire un’interessante diversificazione.
“I Cat Bond raccontano una storia di innovazione e adattamento”, conclude Benetti. “In un’epoca in cui i rischi sembrano moltiplicarsi, non è paradossale che proprio il rischio estremo, se compreso e isolato, possa diventare un elemento di stabilità di medio-lungo termine nei portafogli più evoluti”.