Intesa Sanpaolo giudica buy:
Azimut con fair value di 27,50 euro (ha annunciato un accordo vincolante con FSI per la creazione di TNB), Banco Bpm con target price di 10,90 euro (ha presentato ricorso al TAR del Lazio contro la decisione della Consob di sospendere l’offerta di UniCredit per 30 giorni), De’ Longhi con prezzo obiettivo di 38,70 euro (prorogato al 9 luglio l’aumento dei dazi Usa all’Ue), Enel con fair value di 8 euro (ha concluso la vendita a EPH del 50% del capitale sociale detenuto in Slovak Power Holding), Fila con obiettivo di 15,30 euro, limato però dai precedenti 15,80 euro dopo la trimestrale, Reply con target di 172 euro (il management ha enfatizzato l’importanza dell’intelligenza artificiale come motore di crescita organica), Telecom Italia con obiettivo di 0,41 euro (ha pubblicato gli ordini del giorno per l’assemblea degli azionisti che si terrà il 24 giugno), TraWell con fair value di 11,80 euro dopo a pubblicazione dei risultati del 2024 e UniCredit con target di 45,50 euro.
Barclays valuta overweight:
Enav con target price di 4,80 euro dopo la trimestrale e Prysmian con prezzo obiettivo di 82 euro, alzato dai precedenti 72 euro.
Deutsche Bank assegna un buy a:
Credem con fair value di 14,30 euro, migliorato dai precedenti 13,30 euro e Poste Italiane con obiettivo di 20,50 euro, alzato dai precedenti 17 euro (la Corte dei Conti ha affermato che il controllo dello Stato verrebbe garantito anche con una alienazione della quota del Mef).