Il CFA Institute ha di recente prodotto un rapporto dettagliato sulla performance storica del portafoglio 60/40 (qui il link). Ho trovato alcuni grafici interessanti… e lo spunto per scrivere sui potenziali problemi nell’utilizzo dell’ottimizzazione media/varianza.
Non ho i dati per corroborare questa idea, ma credo che l'”eccezionalismo” degli Stati Uniti sia dovuto al fatto che per gran parte del periodo, i titoli del Tesoro statunitensi sono stati l'”asset sicuro” in caso di crisi. Altre parti del mondo hanno avuto crisi idiopatiche, in molti paesi europei come Germania e Italia, che hanno accentuato questa correlazione.
Si consideri, ad esempio, l’impatto della Prima e della Seconda Guerra Mondiale sull’Europa e sul Giappone rispetto agli Stati Uniti e all’Australia.
L’indice obbligazionario è ponderato in base al Prodotto Interno Lordo. Ormai dovreste sapere che non esiste un modo efficace per costruire un indice obbligazionario, ma la ponderazione in base al PIL si allontana probabilmente troppo dal concetto di “rifugio sicuro”. Apprezzo l’operato di NTSG in questo senso. Direi che la correlazione attesa corretta è compresa tra 0,48 per il mondo e 0,19 per gli Stati Uniti.
Non che tutto questo importi poi tanto, dal momento che sono più interessato alla proprietà di copertura del rischio di coda delle obbligazioni.
Una correlazione più elevata sposta ogni punto verso destra e verso il basso, il che significa che ogni portafoglio è più rischioso e meno redditizio.
D’altro canto, se si riesce a trovare asset non correlati, il loro insieme produrrebbe rendimenti più elevati a parità di rischio, gratuitamente.
Questi sono rendimenti REALI. Sono fermamente convinto che la situazione ” Sin dal 1970 e Dal 1990″ abbia fregato molti investitori e che siate dannati se pensate che sia replicabile. Meglio partire dal presupposto che il futuro sia come la prima serie di barre.
Non significa sbarazzarsi di tutte le obbligazioni. Ma se si hanno solo azioni e obbligazioni, le azioni sarebbero il cavallo di battaglia e le obbligazioni avrebbero una capacità limitata di salvarsi quando la situazione precipita. Ecco perché è necessario diversificare maggiormente.
Mi piace questo grafico perché mostra in modo immediato come le euristiche possano ingannare.
Invece di insistere sul 60/40, dovremmo probabilmente quindi evidenziare un'”area” di efficienza che va dal 60/40 all’80/20: la scelta dipende quindi dalla propensione al rischio.
A cura di Alfred Hoffmannm, ad e fondatore di Avalon Investment Research