Mercati emergenti: trascurati ma in forte ripresa

Nonostante dazi, tensioni geopolitiche e il crescente protezionismo americano, i mercati emergenti stanno vivendo una fase di ripresa che sta sorprendendo analisti e investitori. “Azioni considerate fino a poco tempo fa trascurate, sottovalutate e poco apprezzate si stanno dimostrando resilienti, sostenute da dinamiche interne favorevoli, politiche economiche flessibili e segnali di distensione a livello internazionale”. A farlo notare sono gli esperti di Franklin Templeton, che di seguito illustrano nei particolarari la view su questa asset class.

Sovraperformance grazie alla debolezza del dollaro e alla domanda interna

Dall’inizio dell’anno, le azioni dei mercati emergenti hanno sovraperformato quelle dei paesi sviluppati. Tre sono i fattori principali: la debolezza del dollaro statunitense, il potenziale di crescita della domanda interna nei paesi emergenti e la flessibilità delle loro politiche economiche. Come evidenzia Franklin Templeton Emerging Markets Equity, questo ciclo conferma la tendenza storica secondo cui i mercati emergenti beneficiano dei momenti di indebolimento del dollaro. Inoltre, la capacità di molte economie emergenti di stimolare la crescita interna ha reso i loro mercati azionari particolarmente appetibili, anche in presenza dei dazi introdotti dall’amministrazione Trump.

Dazi USA-Cina: si aprono spiragli

Sul fronte delle relazioni internazionali, si osservano segnali di de-escalation nelle tensioni tra Stati Uniti e Cina. Entrambi i paesi sembrano intenzionati a ridurre i reciproci dazi. Washington ha già concesso alcune esenzioni su beni elettronici importati, mentre Pechino ha rimosso dazi su semiconduttori e farmaci. Il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha definito l’attuale impianto tariffario “insostenibile”, lasciando intendere che l’avvio di negoziati potrebbe essere imminente. Intanto l’indice MSCI China è salito del 9% da inizio anno.

Messico: segnali positivi per l’USMCA

Anche il Messico sta beneficiando delle dinamiche geopolitiche. Il Presidente Trump ha proposto una rinegoziazione dell’USMCA (Accordo Stati Uniti-Messico-Canada), trovando una sponda nella Presidente messicana Claudia Sheinbaum, che ha preso provvedimenti per ridurre i flussi migratori e il traffico di Fentanyl. Il mercato ha reagito positivamente: l’indice MSCI Mexico è salito del 20% dall’inizio dell’anno, riflettendo un cauto ottimismo sulla tenuta dell’accordo commerciale e sulla possibile attenuazione dei dazi.

Conferenze e opportunità nella regione MENA

Sul fronte Medio Oriente e Nord Africa, una recente conferenza a Dubai ha fornito segnali incoraggianti. Il team di analisti di Franklin Templeton ha incontrato 85 aziende, riscontrando una sostanziale stabilità operativa, soprattutto tra le imprese orientate al mercato interno. In Arabia Saudita, le aziende stanno rafforzando la cooperazione con il governo nell’ambito del programma Saudi Vision 2030, che mira a diversificare l’economia e ridurre la dipendenza dal petrolio. Anche se molte collaborazioni sono ancora in fase embrionale, la prospettiva di joint venture e partnership pubblico-private apre nuove strade di crescita per le imprese locali e per gli investitori.

Europa emergente, Turchia e America Latina

In Europa emergente e nella regione MENA, la discesa dei prezzi del petrolio e la maggiore produzione da parte dei paesi OPEC+ hanno generato timori ma anche stimoli alle riforme. In Turchia, la banca centrale ha sorpreso i mercati alzando i tassi al 46% per contrastare l’instabilità.

In America Latina, il Messico ha beneficiato dell’USMCA, mentre il Brasile ha visto un aumento delle azioni grazie all’apertura a nuovi accordi commerciali e al calo dei tassi di interesse.

Un’opportunità da non trascurare

La narrativa dei mercati emergenti sta cambiando. Da “trascurati e sottovalutati” stanno diventando sempre più centrali nelle strategie di diversificazione. La combinazione di resilienza interna, aperture geopolitiche e politiche economiche dinamiche li rende una componente essenziale per chi cerca rendimenti interessanti in un contesto globale incerto.

 

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