Carry trades, ancora delevereging, ma ci avviamo alla fine!

Continua la fase di incertezza sul mercato dei cambi con oscillazioni assai volatili tra i minimi visti negli ultimi giorni e livelli di correzione anche importanti. I movimenti delle ultime settimane comunque sono determinati da diversi fattori che andiamo a riassumere:
1) De levereging delle posizioni assunte negli anni di valute ad alto tasso e conseguente acquisto delle valute a basso tasso.
2) gli acquisti di valuta ad alto tasso sono causati anche da ragioni legate alle aspettative sui tassi di interesse, che dovrebbero ridursi globalmente riducendo la forbice tra le varie aree in modo da non giustificare più la logica dei carry trades.
3) Vendita Aggressiva di Euro e sterline a causa della debolezza dei dati macro e della probabile recessione.
4) Riduzione dei prezzi delle materie prime che pesa su valute quali Aud, Cad e Nzd, con conseguente spirale negativa sui cross contro Yen.

In sostanza queste 4 ragioni messe insieme stanno decisamente colpendo il mercato dei cambi, come mai, ripetiamo, come mai si era visto in passato. Lo abbiamo detto più volte, le svalutazioni del 1992 erano circoscritte a Lira e Sterlina e non riguardavano tutto il mercato e quasi tutte le valute majors tanto appetibili solo 6 mesi fa. La portata del movimento è stata spaventosa tanto è vero che finalmente il G7 si accorge oggi che lo Yen è salito e in un comunicato ufficiale il Giappone si riserva il diritto di intervenire contro la valuta per cercare di ridurre l’impatto e la dimensione del recupero. Non si deve dimenticare infatti che con questo recupero delle relative divise, Giappone, Stati Uniti e Svizzera risentiranno presto a livello di  dati macro e di bilancia commerciale, in un periodo nel quale non se la passano certamente bene.
Infine vogliamo ricordare le parole del Presidente della Bce Jean Claude Trichet, il quale ieri ha affermato che la Banca Centrale è pronta a tagliare il costo del denaro. Grazie tante, ma come mai solo 3 mesi fa parlava di rischio rialzo e solo 4 mesi fa li ha alzati? Inspiegabile il ritardo nella valutazione del problema, sia quello dei mutui, sia quello dei riflessi sull’economia europea. Anche noi ci eravamo accorti di tutto quello che stava accadendo, come faceva a non accorgersene il direttivo della Banca Centrale? Ma si sa , la nostra è solo una opinione! 
A livello di movimenti segnaliamo stamattina il rialzo del UsdJpy, come se ci fosse in atto un intervento della Boj che però per ora non trova conferme.


UsdJpy 30 minuti

Tecnicamente questo movimento potrebbe accelerare fino anche a 98 anche se riteniamo che il mercato nelle prossime settimane si muoverà con grande volatilità tra 90 e 100.
Conseguentemente osserviamo grande volatilità e recupero delle divise ad alto tasso, ben sapendo che questi livelli sono interessantissimi nel medio e lungo periodo.


GbpJpy 4 ore

Uno dei cross a nostro avviso più interessanti è GbpJpy che appare talmente sottovalutato da divenire quello che a nostro parere avrà maggiori capacità di recupero nel medio termine.
Certamente la Bank of England taglierà i tassi fino anche al 3.5%, il più basso livello da sempre dei tassi nel Regno Unito. A nostro parere però i tagli della Boe sono già nei prezzi e non ci meraviglieremmo se il 2009 sarà l’anno della divisa britannica.

Nel breve periodo non escludiamo ulteriori ribassi di Eurusd anche fino a 1.2150 mentre successivamente pensiamo possa salire a 1.2650. Il UsdChf dovrebbe tenere e riprendersi l’area di 1.1600 dopo una correzione necessaria mentre il UsdJpy rimarrà, come detto in un range ampio tra 90 e 100.
Cable in recupero verso 1.5800 mentre per l’EurChf non si può escludere un tentativo in area 1.4000.

EurJpy che deve recuperare dall’area di 113.50 almeno fino a 127 128 nei giorni a venire da dove poi ci aspetteremmo altre ondate ribassiste, mentre l’EurGbp oscilla tra 0.7900 e 0.8200. AudUsd dovrebbe lentamente iniziare a risalire la china, mentre il UsdCad potrebbe anche testare 1.3000.
EurAud ed EurNzd dovrebbero cominciare a ritracciare dai massimi degli ultimi giorni.


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