Bond high yield: fondamentali solidi nonostante la volatilità

Nonostante l’incertezza che caratterizza l’attuale scenario macroeconomico e politico, in particolare negli Stati Uniti, il mercato delle obbligazioni ad alto rendimento (high yield) continua a mostrare una sorprendente solidità. Secondo Jordan Lopez, Head of the High Yield Strategy Group di Payden & Rygel, “gli emittenti high yield possono contare ancora su ottimi fondamentali, grazie al ricorso contenuto alla leva finanziaria, ai bassi livelli di insolvenza e ai tassi elevati”.

Un mix di fattori che contribuisce a rendere questa asset class ancora interessante per gli investitori, nonostante la naturale volatilità del comparto.

Qualità migliorata e rischio default ridotto

Negli ultimi anni, il mercato high yield ha vissuto una trasformazione qualitativa. “Le società di qualità inferiore oggi hanno maggiori probabilità di finanziarsi tramite prestiti a leva o crediti privati”, spiega Lopez, “rendendo quella high yield una classe di attivi di qualità mediamente superiore e meno vulnerabile alle insolvenze”.

In altre parole, molti degli emittenti più rischiosi si sono orientati verso altre forme di finanziamento, lasciando sul mercato obbligazionario high yield emittenti con fondamentali più robusti. Questo ha contribuito a ridurre il tasso di default e a migliorare il profilo complessivo del comparto.

Liquidità in crescita e tecnologia al servizio del mercato

Un altro elemento positivo è l’aumento della liquidità. “Il livello di liquidità è aumentato rispetto al passato”, afferma Lopez, “grazie a un più ampio bacino di investitori istituzionali e all’affermarsi di nuove piattaforme di trading che consentono negoziazioni più trasparenti e regolari”.

Questi sviluppi stanno avvicinando il mercato high yield a quello investment grade, sia per qualità che per liquidità. Una maggiore facilità di negoziazione, infatti, riduce la volatilità e migliora l’efficienza complessiva del mercato.

Protezione nei momenti di stress

In un contesto di mercato turbolento, le obbligazioni high yield possono offrire una protezione più solida rispetto alle azioni. “Le obbligazioni HY possono offrire una migliore protezione dai ribassi rispetto all’equity, grazie alla loro componente di tassi d’interesse”, spiega Lopez.

Nei contesti non inflazionistici, infatti, quando i mercati azionari correggono, si assiste spesso a un allargamento degli spread e a un calo dei tassi d’interesse. Questo effetto può contribuire a stabilizzare i prezzi delle obbligazioni high yield, riducendone la volatilità complessiva.

Rendimento interessante e prospettive a lungo termine

Dal punto di vista dei rendimenti, il mercato high yield presenta oggi un’opportunità rilevante. “I rendimenti iniziali si collocano attualmente nella fascia del 7%”, osserva Lopez. Un livello che storicamente ha rappresentato un indicatore affidabile delle performance future, come confermato da una correlazione storica di 0,93 tra rendimenti iniziali e rendimenti a cinque anni.

“Inoltre, se si aggiunge l’alfa della gestione attiva”, conclude Lopez, “i rendimenti a termine possono avvicinarsi ai ritorni azionari attesi, ma assicurando, a nostro avviso, maggiore protezione dai ribassi”.

In sintesi, nonostante i timori legati al contesto geopolitico e alle politiche economiche in evoluzione, il comparto high yield si conferma un’opzione interessante per gli investitori alla ricerca di rendimento, con un profilo di rischio migliorato rispetto al passato.

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