Secondo Richard Kaye, portfolio manager del fondo Comgest Growth Japan di Comgest, aprile ha segnato un punto di svolta per il mercato giapponese. “Alcuni commentatori giapponesi hanno indicato aprile come la fine del mercato post-Covid”, afferma Kaye, sottolineando la rilevanza della recente normalizzazione dello yen. Dopo tre anni di forte deprezzamento, la valuta nipponica ha iniziato un percorso di recupero, spinta anche dall’annuncio dei dazi commerciali.
Kaye osserva come questa svolta abbia drasticamente ridotto l’attenzione eccessiva verso i titoli dei cosiddetti settori dello “yen debole”, riportando il focus su aziende con fondamentali solidi. “Riteniamo che le società eccezionali, con ottimi margini, non solo dovrebbero sopravvivere ai dazi e alla normalizzazione dello yen, ma anche conquistare quote di mercato dai concorrenti più deboli”, dichiara l’esperto di Comgest.
Investire nella qualità, non nella moda
In un contesto di incertezza, Kaye ribadisce la strategia del fondo: concentrarsi su imprese solide, resilienti e capaci di crescita duratura. “Ribadiamo il nostro impegno a investire in queste società, invece di andare a caccia di titoli effimeri”, spiega. Una strategia che non è cambiata nemmeno nei tre anni di gravi distorsioni di mercato causate dallo yen debole.
Questa coerenza, secondo Kaye, potrebbe ora essere premiata: “Riteniamo che il nostro approccio ci consenta di trarre vantaggio da quella che è stata definita l’alba di una nuova età dell’oro della crescita in Giappone”.
Semiconduttori: una ripresa in vista
Un comparto centrale per il futuro del Giappone, secondo Comgest, è quello dei semiconduttori. Il Paese è leader mondiale in molte tecnologie produttive e nei materiali utilizzati nel settore. Sebbene i titoli abbiano subito un calo nei due trimestri precedenti, Kaye ritiene che si tratti di un fenomeno più legato al ribasso dei “Magnifici Sette” americani che ai fondamentali delle imprese nipponiche.
“Il prezzo delle azioni sembra particolarmente pronto per un’inversione di tendenza”, sostiene Kaye, evidenziando che i fondamentali stanno migliorando, mentre la domanda sta ripartendo.
I titoli su cui si concentrano le aspettative di Comgest
Tra i nomi su cui si concentrano le aspettative vi è Disco, produttore di strumenti da taglio per wafer semiconduttori. “Ha fornito segnali incoraggianti questo mese, prevedendo una crescita delle spedizioni del 15% nel periodo aprile-giugno”, sottolinea Kaye. La ripresa sarebbe trainata da vari fattori: aumento della domanda di memorie, sensori, tecnologie per l’intelligenza artificiale e sostituzione dei dispositivi elettronici acquistati durante il Covid.
Anche Keyence, azienda specializzata in automazione industriale e sensori, beneficia del ritorno degli ordini globali di macchine utensili, in particolare dalla Cina. Un ulteriore segnale che l’industria giapponese potrebbe essere all’inizio di una nuova fase di espansione globale.
Un Giappone che cambia
La visione di Comgest, espressa da Richard Kaye, racconta un Giappone in transizione: meno dipendente da cicli valutari e più focalizzato su innovazione, competitività e solidità industriale. Se l’era post-Covid si sta davvero chiudendo, potrebbe davvero iniziare una nuova stagione per l’economia e per i mercati del Sol Levante.