Criptovalute, Bitcoin: John Bollinger lancia un segnale di allerta

Dopo settimane di rally inarrestabile, il Bitcoin mostra i primi segnali di stanchezza. E un guro del calibro di John Bollinger, storico analista tecnico e inventore delle celebri Bollinger Bands, ha evidenziato un pattern sul grafico della criptovaluta che potrebbe anticipare un cambiamento di rotta.

La figura tecnica in questione, conosciuta come Three Pushes to a High, è un segnale tecnico piuttosto raro ma significativo: si tratta di tre impulsi ascendenti consecutivi, ciascuno seguito da una fase di pausa o consolidamento.Uno schema che viene spesso interpretato come indicatore di esaurimento della spinta rialzista, suggerendo che il mercato potrebbe avvicinarsi a un momento di inversione o quantomeno di rallentamento.

 

L’ultimo intervento pubblico di Bollinger sul Bitcoin, come riportato da Cryptonomist.ch,  risaliva ad aprile, quando il prezzo si aggirava attorno ai 76.000 dollari. Allora, aveva segnalato la formazione di un pattern a “W“, generalmente associato a una possibile ripresa della forza. Quell’analisi si è dimostrata accurata: nel giro di poche settimane Bitcoin ha toccato nuovi massimi, superando i 112.000 dollari a fine maggio in una crescita a tratti esponenziale.

Ora, però, il contesto appare mutato. Dopo aver registrato il suo picco storico, il prezzo della criptovaluta ha perso slancio e si è stabilizzato sotto i 106.000 dollari. Un calo che non passa inosservato, soprattutto alla luce del pattern segnalato da Bollinger.

Va precisato che il Three Pushes to a High non indica con certezza una discesa imminente, ma segnala un indebolimento della forza rialzista. Potrebbe trattarsi tanto dell’inizio di una correzione quanto di una semplice pausa prima di nuovi rialzi. In mercati caratterizzati da alta volatilità come quello delle criptovalute, la differenza tra un semplice consolidamento e una svolta significativa può diventare chiara solo col tempo.

Interpellato su possibili scenari futuri, come un ritorno verso il limite inferiore delle Bollinger Bands – strumenti tecnici usati per identificare fasi di ipercomprato o ipervenduto – Bollinger ha mantenuto la sua consueta prudenza. Non ha fornito previsioni specifiche, sottolineando di preferire l’attesa di un nuovo *setup* tecnico piuttosto che avventurarsi in ipotesi sul breve termine.

Questa sua cautela è uno degli aspetti che rendono i suoi interventi così seguiti. In un mercato spesso dominato da previsioni impulsive e dichiarazioni ad effetto, la voce misurata di Bollinger rappresenta un punto di riferimento per analisti e investitori. Quando interviene, lo fa con motivazioni ben precise – e questo rende le sue osservazioni particolarmente degne di nota.

Il recente raffreddamento del prezzo di Bitcoin, dopo la corsa esplosiva di maggio, apre nuovi interrogativi. L’attenzione ora si concentra sul comportamento del mercato nelle prossime settimane: assisteremo a una discesa più marcata oppure a una fase di consolidamento prima di ulteriori slanci?

L’unica certezza, al momento, è che la lettura dei segnali tecnici – come quello evidenziato da Bollinger – resta uno degli strumenti più utili per orientarsi tra i sobbalzi di un mercato in continua evoluzione.

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