Commodity: colpo di reni per l’argento. Ecco perchè

Il prezzo dell’argento ha ufficialmente superato la soglia dei 35 dollari l’oncia, raggiungendo i livelli più alti dal 2012. Un traguardo significativo che evidenzia l’interesse crescente verso il metallo bianco, sia come bene rifugio che come risorsa industriale strategica. In un contesto economico segnato da incertezze geopolitiche, inflazione e trasformazioni energetiche, l’argento si sta imponendo come un asset ibrido, capace di attrarre capitali su più fronti.

Il doppio ruolo dell’argento: prezioso e industriale

Secondo Daniel Marburger, ad di StoneX Bullion, l’attuale corsa all’argento è guidata da una molteplicità di fattori: “L’argento si distingue oggi per il suo duplice utilizzo: da un lato come metallo prezioso e riserva di valore, dall’altro come componente chiave in settori industriali in rapida espansione”.

Il rally è fortemente influenzato dalla crescita dell’energia pulita, in particolare dalla produzione di pannelli solari, che richiedono quantità elevate di argento. Ma l’impiego del metallo non si limita a questo ambito: anche l’elettronica, i veicoli elettrici e i semiconduttori dipendono fortemente dalle sue proprietà conduttive.

Inflazione, debito e la corsa agli asset fisici

In parallelo alla spinta industriale, cresce la domanda di argento come copertura contro l’inflazione e la perdita di valore delle valute. Le tensioni monetarie e il debito pubblico elevato stanno spingendo molti investitori verso gli asset fisici, tra cui l’argento si posiziona come alternativa più accessibile rispetto all’oro.

“In tempi di incertezza economica, l’argento fisico continua a offrire un equilibrio tra rendimento e sicurezza”, afferma Marburger. “Stiamo assistendo a un afflusso significativo di capitali verso il metallo bianco, soprattutto da parte di investitori retail e istituzionali che cercano una protezione a lungo termine”.

Sottovalutazione rispetto all’oro: un’opportunità?

Altro elemento chiave è il divario storico tra oro e argento, che secondo molti analisti rappresenta una distorsione dei fondamentali. L’argento, tradizionalmente considerato il “fratello minore” dell’oro, appare ancora sottovalutato rispetto al suo potenziale, anche in considerazione del ruolo crescente nelle tecnologie del futuro.

“L’argento non ha ancora colmato il suo ritardo rispetto all’oro, e questo lo rende estremamente interessante dal punto di vista strategico”, osserva Marburger.

Verso nuovi record?

Con il trend attuale, il prezzo dell’argento potrebbe non essersi ancora stabilizzato. La combinazione di **fattori industriali, macroeconomici e geopolitici** continua a spingere la domanda e a ridurre l’offerta disponibile. Se la dinamica dovesse proseguire, gli analisti non escludono nuovi massimi nei prossimi mesi.

“L’argento sta superando molti asset tradizionali in termini di performance. Il suo slancio non è episodico, ma parte di un cambiamento strutturale nella percezione del metallo”, conclude Marburger. “Crediamo che l’esposizione all’argento fisico rappresenti oggi un’opportunità unica”.

Il trend del prezzo spot dell’argento

 

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