Investire nell’era della frammentazione secondo Pimco

Negli ultimi 40 anni, il Secular Forum annuale di PIMCO ha rappresentato un punto di riferimento per identificare i trend secolari dei mercati. Ma il 2025 segna una svolta. «L’ordine mondiale tradizionale, nel quale l’economia orientava la politica, è stato capovolto. Adesso è la politica che orienta l’economia», osservano Richard Clarida, Andrew Balls e Dan Ivascyn, strategist di PIMCO.

I cambiamenti radicali delle politiche fiscali, commerciali e di sicurezza hanno già rimescolato le carte delle alleanze globali, generando nuove fonti di volatilità e incertezza.

Le guerre commerciali come fattore destabilizzante

La tensione tra Stati Uniti e Cina rappresenta una delle principali criticità. «L’incertezza sugli esiti finali sul fronte della politica commerciale e delle alleanze per la sicurezza a livello mondiale ha accresciuto i rischi di ribasso per la crescita globale», spiegano gli strategist. Anche se eventuali vittorie legali contro i dazi potrebbero ridurre la conflittualità, un quadro strutturalmente conflittuale appare destinato a perdurare.

Il futuro del dollaro: resilienza ma non immunità

Nonostante le recenti pressioni, il dollaro resta dominante come valuta di riserva globale. «È pressoché impossibile che il dollaro perda il suo status di valuta di riserva dominante a livello globale nel nostro orizzonte secolare, in parte per la mancanza di validi contendenti», sottolinea PIMCO. Tuttavia, ammettono, un progressivo ridimensionamento nei pagamenti internazionali potrebbe continuare.

Il debito pubblico: una malattia cronica

Il tema del debito pubblico resta centrale, soprattutto per economie come Stati Uniti, Giappone e Francia. «La malattia appare cronica anziché acuta. Non prevediamo un’improvvisa crisi fiscale ma episodica volatilità sui mercati», spiegano gli autori. I Treasury americani continueranno comunque a mantenere il ruolo di bene rifugio globale, grazie anche allo status del dollaro.

Prospettive divergenti tra Stati Uniti, Europa e Cina

Negli Stati Uniti, PIMCO prevede che la Federal Reserve possa ridurre i tassi fino al 3% o anche a zero in caso di recessione. Per l’Eurozona, gli strategist stimano una crescita del PIL attorno allo 0,5% nei prossimi cinque anni, penalizzata da demografia sfavorevole e ritardo tecnologico. Quanto alla Cina, pur restando la “fabbrica del mondo”, «la crescita si attesterà su una traiettoria più bassa», a causa di debito elevato, transizione demografica sfavorevole e tensioni geopolitiche.

Opportunità nei mercati emergenti

PIMCO evidenzia che molte economie emergenti sono riuscite a contenere il debito. «È incoraggiante che molte economie emergenti abbiano mantenuto il proprio debito a livelli gestibili, il che le pone in condizioni di far fronte a potenziali fattori avversi», spiegano gli strategist.

Il vantaggio dell’obbligazionario di alta qualità

In uno scenario di valutazioni azionarie elevate e incertezze macro, PIMCO conferma la propria preferenza per il reddito fisso. «Continuiamo a promuovere il vantaggio del rendimento offerto dall’obbligazionario di alta qualità rispetto al rincorrere l’azionario che presenta valutazioni elevate», affermano Clarida, Balls e Ivascyn. Secondo i loro calcoli, il premio al rischio azionario per il mercato USA è oggi praticamente nullo, un’anomalia che in passato ha spesso preceduto forti correzioni.

Gestione attiva e diversificazione globale

La frammentazione dei mercati apre, paradossalmente, nuove opportunità per i gestori attivi. «Il convergere di potenti forze secolari, come l’adozione di valute locali, politiche di bilancio rigorose e finanziamenti diversificati, crea opportunità durevoli», sostengono gli strategist. La diversificazione globale resta quindi fondamentale per bilanciare i rischi e cogliere opportunità di rendimento.

Il credito sotto la lente

Più cautela, invece, sui mercati del credito societario. «Gli spread del credito restano compressi nonostante l’elevato potenziale di recessione», avverte PIMCO, segnalando rischi soprattutto per il credito privato e le aziende a leva finanziaria. Tuttavia, alcuni segmenti come il credito al consumo, i mutui residenziali e l’immobiliare offrono ancora valutazioni interessanti.

Conclusione: resilienza e selettività

In un contesto dominato dalla frammentazione geopolitica ed economica, la parola d’ordine per PIMCO è prudenza attiva. «Prevediamo di mantenere un orientamento all’alta qualità», ribadiscono Clarida, Balls e Ivascyn. La sfida per gli investitori sarà saper cogliere le dislocazioni di valore, mantenendo portafogli resilienti in grado di navigare le turbolenze di un ordine globale in rapido mutamento.

 

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