Mercati: settimana cruciale in vista della Fed, ma il rally tecnologico tiene banco

Si apre una settimana chiave per i mercati finanziari con il meeting della Fed, in programma mercoledì 18 giugno. Tuttavia, secondo Antonio Tognoli, “con tutta probabilità i tassi non verranno ridotti: il 97% dei trader non si aspetta nessuna diminuzione, secondo il FedWatch Tool“. L’attenzione degli investitori resta alta non solo per le decisioni della banca centrale americana, ma anche per l’uscita di numerosi dati macroeconomici sia dagli Stati Uniti che dall’Europa che potrebbero influenzare l’andamento dei mercati nelle prossime settimane.

La riscossa dei mercati azionari

Dopo i minimi di aprile, i mercati azionari hanno mostrato segnali di forte ripresa. “Le azioni hanno continuato la loro ripresa dai minimi di aprile il mese scorso, sfidando il vecchio adagio degli investitori sell in May and go away, osserva Tognoli. L’indice S&P 500 ha registrato un incremento del 6,2%, segnando il miglior rendimento mensile da ottobre 2023 e il miglior mese di maggio dal 1990.

Dietro questa performance c’è il contributo fondamentale dei grandi titoli tecnologici. “Gli stessi grandi titoli tecnologici che avevano spinto l’indice sull’orlo del mercato ribassista in aprile sono stati quelli che hanno guidato la ripresa in maggio”, spiega l’esperto.

La tecnologia guida il recupero

Il settore dell’Information Technology ha avuto un ruolo da protagonista in questa fase. Come evidenzia Tognoli, “il settore è stato il più bersagliato durante il sell-off del Giorno della Liberazione, con un calo del -25,9% dal massimo da inizio anno del 19 febbraio fino al minimo dell’8 aprile. Tuttavia, ha poi guidato il recupero dell’S&P 500 con un guadagno del 29,5% fino alla fine di maggio”.

Tra i principali artefici di questo rimbalzo ci sono stati i cosiddetti Magnifici 7, che da soli hanno contribuito a quasi la metà della crescita del 19% dell’S&P 500 dal minimo di aprile. “Il gruppo si è così liberato del soprannome Lag7 coniato all’inizio dell’anno”, sottolinea Tognoli.

Utili in crescita e prospettive dell’AI

Il forte recupero è stato sostenuto anche da risultati societari superiori alle attese. “La tecnologia è stata tra i leader durante la stagione degli utili del primo trimestre, riportando una crescita annop su anno degli utili per azione del 16,1%. Tre aziende dei Magnifici 7 sono state tra i primi cinque contributori alla crescita dell’S&P 500″, spiega Tognoli. Complessivamente, il gruppo ha registrato una crescita degli utili del 27,7%, solo leggermente inferiore alla media recente.

Ancora più rilevanti sono state le indicazioni prospettiche fornite dalle aziende. “Il ciclo di investimenti nell’IA sta procedendo a pieno regime”, afferma Tognoli, ricordando che gli analisti stimano un incremento del 37% delle spese in conto capitale degli hyperscaler nel 2025, molto superiore al 6% previsto per il resto dell’S&P 500.

Altri fattori di supporto

Non sono mancati ulteriori elementi che hanno alimentato il rally tecnologico. “Valutazioni temporaneamente più attraenti, sentiment in stallo e progressi sul fronte commerciale hanno probabilmente invogliato gli investitori”, rileva Tognoli. Il rapporto P/E forward del settore tecnologico è sceso da 29,0x a 21,1x tra l’inizio dell’anno e aprile, mentre il sondaggio di BofA Global Research ha mostrato un sottopeso netto del 17% da parte dei gestori di fondi.

Un dollaro più debole e il ruolo difensivo dei giganti tecnologici in uno scenario macro incerto hanno ulteriormente rafforzato l’appeal del comparto. “Questa confluenza di fattori ha creato un trampolino di lancio per le aziende tecnologiche da cui rimbalzare”, sintetizza Tognoli.

Rischi e valutazioni ancora elevate

Nonostante l’ottimismo, i rischi non mancano. “L’incertezza della politica commerciale rimane un peso significativo e una nuova escalation potrebbe colpire il settore tecnologico esposto all’estero”, avverte Tognoli. Inoltre, le valutazioni, pur scese dai massimi, restano elevate rispetto alla media storica.

Il differenziale tra i Magnifici 7 e il resto dell’S&P 500 potrebbe ridursi in futuro, mentre la concorrenza nell’IA si intensifica. “Non saremmo sorpresi nel vedere che i leader dell’IA di oggi possano essere diversi da quelli di domani”, sottolinea Tognoli.

### Visione neutrale nel breve termine

In conclusione, Tognoli mantiene una posizione prudente: “Mentre siamo costruttivi sulle tendenze tematiche a più lungo termine nella Tecnologia, manteniamo tuttavia la nostra visione neutrale nel breve termine per via dell’incertezza della politica commerciale, delle valutazioni elevate e dei recenti sviluppi dell’IA”. Per l’esperto, il recente movimento circolare del settore “è un sano promemoria che la leadership di mercato può cambiare. Gli investitori dovrebbero enfatizzare i temi di innovazione a lungo termine come parte di un portafoglio bilanciato, evitando eccessive concentrazioni settoriali”.

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