Pictet AM: in un contesto di incertezza globale, la prudenza resta la strategia vincente

Nell’attuale scenario globale, dominato da rischi macroeconomici e forti variabili politiche, la prudenza resta la bussola per gli investitori. Lo conferma l’ultima analisi pubblicata dalla Strategy Unit di Pictet Asset Management, che fotografa una situazione in cui i segnali positivi sono ancora fragili e frammentati.

A maggio i mercati azionari hanno recuperato le perdite di aprile, grazie all’attenzione catalizzata dal piano fiscale statunitense One Big Beautiful Bill promosso da Donald Trump. Ma, avverte Pictet AM, “questo progetto non riuscirà ad attenuare l’incertezza economica”, soprattutto per via di un deficit pubblico che continuerà a oscillare intorno al 6,5% del PIL, alimentando il debito federale USA e mantenendo vivo il rischio stagflazione.

Alla luce di questo contesto, la casa di gestione svizzera mantiene un atteggiamento cauto: sottopeso sulle azioni e nessuna posizione rialzista sulle obbligazioni, mentre viene confermato il sovrappeso sulla liquidità. “La Fed ha difficoltà a giustificare tagli preventivi dei tassi d’interesse”, osservano gli analisti, mentre la crescita degli utili societari nelle economie emergenti resta sotto pressione.

Non mancano, però, alcuni spiragli positivi: “Il divario di crescita tra mercati emergenti e sviluppati si sta allargando a favore delle economie emergenti”, prevede Pictet AM, indicando un possibile gap del 3,5% entro fine anno. In questo scenario, le politiche fiscali espansive della Cina, unite a un dollaro debole e a segnali di tregua commerciale tra Washington e Pechino, offrono supporto ai mercati emergenti, che da inizio anno hanno già segnato un +6% in valuta locale, contro il +1% dell’azionario USA.

A livello settoriale, il focus rimane sui titoli finanziari, che potrebbero beneficiare di “una curva dei rendimenti più ripida e di una potenziale deregolamentazione da parte dell’amministrazione Trump”, mentre sulle azioni statunitensi permane la cautela per via di valutazioni elevate e prospettive economiche in deterioramento.

Sul fronte valutario, il dollaro resta sotto pressione: da gennaio ha perso l’8% e potrebbe indebolirsi ulteriormente nei prossimi mesi. In questo contesto, Pictet AM sovrappesa le valute dei mercati sviluppati e le obbligazioni dei mercati emergenti in valuta locale, supportate da “fondamentali nazionali favorevoli e tassi reali elevati”. Confermata anche la preferenza per le obbligazioni high yield europee, considerate più attraenti rispetto a quelle statunitensi.

In sintesi, per la Strategy Unit di Pictet AM, “l’approccio resta prudente in un contesto ancora segnato da numerose incognite macroeconomiche e geopolitiche”, con un’attenzione particolare a selezionare gli asset con i migliori fondamentali in un mondo sempre più frammentato.

Griglia mensile dell’asset allocation – Giugno 2025

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