Il primo semestre del 2025 ha offerto una serie di lezioni fondamentali per gli investitori, in un contesto segnato da turbolenze politiche e incertezza economica. William Davies, Global Chief Investment Officer di Columbia Threadneedle Investments, analizza di seguito i fattori chiave che hanno plasmato i mercati e suggerisce un approccio selettivo e disciplinato per affrontare la seconda metà dell’anno.
Un mondo sempre meno prevedibile
Secondo Davies, “le relazioni tra le potenze mondiali e gli alleati di lunga data sono diventate oggi meno prevedibili”. Negli Stati Uniti, l’amministrazione Trump ha adottato una politica commerciale aggressiva, con dazi doganali annunciati e spesso modificati, generando instabilità nei rapporti internazionali. Anche se molti annunci restano ancora a livello di proposta, “gli annunci preliminari, da soli, stanno già producendo un impatto economico reale”.
Le aziende, di fronte a questa incertezza normativa, esitano a investire nel lungo periodo e spesso anticipano acquisti o scorte che poi non si rivelano necessari, distorcendo gli indicatori economici e rendendo complessa ogni previsione.
L’illusione dei dati macroeconomici
Nonostante il PIL statunitense sia entrato in territorio negativo a inizio 2025, Davies invita alla cautela: “Gran parte del deterioramento è attribuibile a squilibri nel calendario commerciale piuttosto che a un crollo generale della domanda”. In particolare, l’anticipo delle spedizioni per evitare i dazi ha creato picchi seguiti da pause, falsando i dati reali.
Nel complesso, i consumi e l’occupazione restano solidi. Tuttavia, il rischio maggiore secondo Davies è rappresentato dalla stagflazione: “un mix delicato e pericoloso per i mercati”, che metterebbe la Federal Reserve in una posizione difficile, limitando la possibilità di tagliare i tassi nonostante il rallentamento economico.
Turbolenze che generano opportunità
Il clima instabile ha causato movimenti repentini nei mercati azionari, con una correzione ad aprile seguita da un rimbalzo a maggio. “Queste turbolenze potrebbero creare opportunità quando saranno strutturati nuovi accordi commerciali”, sottolinea Davies. Tuttavia, l’imprevedibilità dell’amministrazione americana impone cautela, anche se una riduzione della volatilità non è esclusa nel medio termine.
L’Europa, dal canto suo, si trova esposta a potenziali conseguenze negative: un calo delle esportazioni verso gli USA e un aumento delle importazioni cinesi. Ma c’è anche un contrappeso: “l’allentamento del freno al debito tedesco e l’aumento della spesa per la difesa potrebbero tradursi in una crescita più forte del previsto nell’Eurozona”.
Eccezionalismo Usa e declino della globalizzazione
Il concetto di eccezionalismo americano viene messo in discussione, ma Davies resta cauto: “Gli Stati Uniti restano – tra le grandi economie del mondo – la più flessibile e diversificata, con un ecosistema dell’innovazione senza eguali”. Nonostante i nuovi ostacoli, i fondamentali restano solidi.
Parallelamente, la globalizzazione sembra in declino, sostituita da fenomeni come reshoring e *friendshoring*. Tuttavia, anche questi approcci sono soggetti a contraddizioni: “Le aziende statunitensi con base produttiva in Messico si aspettavano protezione… ma la prima mossa di Trump è stata l’imposizione di dazi proprio a questi partner”. L’incertezza continua così a frenare gli investimenti globali.
La selettività come principio guida
Davies ribadisce che in questo contesto “la selettività gioca un ruolo cruciale e imprescindibile”. Sul mercato del credito, Columbia Threadneedle ha mantenuto un atteggiamento prudente, evitando i titoli più rischiosi, che hanno poi registrato una sottoperformance.
Anche sul fronte azionario, l’approccio premia la qualità: “Continuiamo a puntare su società con bilanci solidi, flussi di cassa affidabili e una buona resilienza operativa”. Secondo Davies, questi fondamentali sono destinati a prevalere nel corso del ciclo, anche in un ambiente incerto.
Anticipare il futuro con disciplina
“Il valore della gestione attiva è evidente più che mai”, afferma Davies. I mercati reagiscono agli eventi passati, ma “investire significa anticipare il futuro”. Per questo Columbia Threadneedle punta su ricerca, selettività e diversificazione non solo per asset class, ma anche per area geografica, settore e stile.
Guardando alla seconda metà dell’anno, Davies conclude: “Il protrarsi dell’incertezza richiederà selettività, pazienza e disciplina. In qualità di custodi del capitale, abbiamo il dovere di garantire ai nostri clienti investimenti in aziende in grado di affrontare la tempesta e, al contempo, essere abbastanza agili da cogliere le opportunità che si presenteranno”.