Obbligazioni: le nuove emissioni della settimana sotto i riflettori

Settimana all’insegna delle bombe, quelle vere nei conflitti in corso e quelle simboliche, sganciate dal presidente Trump contro il governatore della Fed, colpevole di aver lasciato ancora i tassi d’interesse invariati, cosa peraltro fatta anche dalla Bank of England.

Nonostante le reiterate pressioni della Casa Bianca per un taglio dei tassi, la Fed ha deciso all’unanimità, come da pronostici, di lasciare invariato il costo del denaro.
I policymaker hanno segnalato che è probabile che i tassi scendano ancora quest’anno, nei dot plot si confermano due riduzioni da 25 punti base entro dicembre, ma hanno rallentato il ritmo complessivo del successivo allentamento a fronte di un aumento dell’inflazione stimata, derivante dalle politiche tariffarie dell’amministrazione Trump. Nelle nuove proiezioni economiche, i banchieri hanno delineato un quadro moderatamente stagflazionistico, con una crescita in decelerazione all’1,4% quest’anno, una disoccupazione in aumento al 4,5% e un’inflazione che si concluderà al 3% nel 2025, ben al di sopra del livello attuale.

Parlando come di consueto al termine del Fomc, Jerome Powell ha usato toni piuttosto hawkish, affermando che la politica monetaria, al momento “moderatamente restrittiva”, deve ancora imporre un certo freno all’economia, dato l’attuale livello dei prezzi.

La reazione dei mercati agli eventi internazionali è stata abbastanza contenuta, prevale il fly to quality verso asset considerati rifugio in queste situazioni, a cui si sommano le varie speculazioni soprattutto nel settore delle materie prime. In ogni caso il credito governativo ha tenuto e nell’Eurozona i nostri titoli si sono mantenuti stabili con lo spread leggermente risalito, ma ancora sotto quota 100, a causa del maggio recupero del titolo di Stato tedesco.

In ogni caso come la scorsa settimana tutti i paesi dell’Eurozona sono compresi in meno di 100 basis di spread, con la media EU al 2,95%. Restano sempre a rendimenti più alti i Treasury americani decennali al 4,39% e il Gilt inglese al 4,51 per cento.

Le nuove emissioni governative sotto i riflettori…

Sul fronte emissioni, sono continuate a pioggia sia governative che corporate, spicca in particolare il ritorno della Svezia sui mercati, un’assenza che durava da sette anni e che è finita mercoledi, quando la  Svezia ha collocato sul mercato il suo primo bond in euro dal 2018. A fronte di un importo offerto per due miliardi di euro, le richieste sono arrivate a superare i dieci miliardi. Il bond in euro della Svezia ha durata di tre anni. La cedola è stata fissata al 2% con un prezzo di aggiudicazione di 99,721 centesimi e un rendimento lordo alla scadenza del 2,097%. Questo è risultato essere di appena tre punti base sopra il tasso mid-swaps e di 21,1 punti più alto del Bund di pari durata. L’emissione del nuovo bond della Svezia in euro si configura come un’opportunità d’investimento a basso rischio. Lo stato scandinavo fa parte del ristretto club con rating tripla A. Isin del titolo XS3101501776 e taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille.

Incremento da parte dell’Unione Europea sul titolo con scadenza ottobre 2039 e cedola del 3,375%. Questa tranche di cinque miliardi porta il totale ora a 19,372 miliardi del titolo emesso nel giugno 2024 e ha visto richieste per oltre 93 miliardi a conferma della “fame” di rendimento/qualità. Il prezzo di collocamento è stato di 99,209 che significa un rendimento a scadenza del 3,445%

… e i nuovi bond corporate sotto la lente

UniCredit torna sul mercato obbligazionario, approfittando del contesto ancora positivo sul credito europeo. La banca ha collocato presso investitori istituzionali, il suo primo bond junior di tipo Tier 2 in questo 2025. L’importo offerto è stato alla fine di un miliardo di euro, a fronte del quale sono pervenute richieste per 3,4 miliardi da parte di circa 200 investitori di tutto il mondo. Il bond ha durata massima di 12 anni, arrivando a scadenza il 24 giugno 2037. Tuttavia, la banca si riserva la facoltà di procedere al rimborso anticipato del capitale dopo sette anni, cioè al 24 giugno 2032. Fino ad allora, la cedola sarà corrisposta all’obbligazionista al tasso fisso lordo del 4,175%. Considerato il prezzo di emissione di 99,928 centesimi, il rendimento è risultato a premio di 180 punti base sul tasso mid-swap di riferimento. Era a +215 punti base nelle indicazioni iniziali. Dopodiché, nel caso di mancato esercizio della call, la cedola diverrà variabile e pari al tasso mid-swaps a cinque anni più lo spread di 180 punti base. Data la subordinazione, il bond junior di UniCredit avrà rating BBB- Ba1 per Moody’s. Isin IT0005656282, con taglio minimo da 200mila euro con multipli di mille.

In  Polonia, PKO Bank Hipoteczny, posseduta al 100% da PKO Bank Polski, ha collocato sul mercato primario un covered bond con scadenza a quattro anni, il 12 giugno 2029. L’obbligazione covered è garantita da prestiti ipotecari residenziali denominati in valuta polacca. L’emissione è avvenuta in seguito a un processo di book building che ha raccolto domande per circa 1.2 miliardi di euro, l’ammontare emesso fissato a 500 milioni di euro. Il livello inizialmente comunicato al mercato di +50 punti base sopra il tasso mid-swap è stato pertanto rivisto e fissato a +45 punti base a fine collocamento.  In conseguenza di questo la cedola annuale è stata determinata pari al 2,50%, con prezzo di emissione/re-offer di 99,581 e rendimento finale 2,613%. Lotto minimo di negoziazione 100mila zloty con multipli di 100mila, Isin XS3097942141. Rating assegnato all’obbligazione Aa1.

C’è un nuovo green bond disponibile sul mercato obbligazionario italiano e è stato emesso nella giornata di martedì da Ferrovie dello Stato. Il green bond di Ferrovie ha durata di sette anni, in quanto arriva a scadenza nel giugno 2032. L’importo offerto è stato di 800 milioni di euro e le richieste sono ammontate a 2,3 volte. Elevata la partecipazione degli investitori ESG, che hanno pesato per l’88% del totale. La cedola è stata fissata al 3,375% annuo lordo, per un rendimento a premio di 105,1 punti base sopra il corrispondente “mid-swap”. A titolo di confronto, il Btp a sette anni offriva al termine della seduta nello stesso giorno il 3,08%, circa lo 0,30% in meno. Prezzo di emissione/re-offer di 99,583 e rendimento finale 3,443%. Lotto minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di mille, Isin XS3101504952. Rating assegnato all’obbligazione Baa3/BBB-.

L’obbligazione perpetual collocata da Repsol Europe Finance, multinazionale spagnola nel settore energetico e petrolchimico, presso investitori istituzionali ha caratteristica perpetual NC6, cioè non ha scadenza, non richiamabile per sei anni, per 750 milioni di euro. L’emissione ha suscitato da subito interesse da parte degli investitori, raccogliendo ordini per circa 3 miliardi di euro già nelle prime ore del collocamento. Il rendimento è sceso al 4,5% dal 5% iniziale al ribasso di 50 punti base le indicazioni di pricing iniziali. Cedola fissata al 4.50% e prezzo di emissione 100, con Isin XS3102778191. Ammontare dell’emissione 750 milioni di euro, lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila. Rating assegnato all’obbligazione subordinata Baa3/BBB-.

Compass ha collocato sul mercato primario un bond senior con scadenza a sette anni, il 24 giugno 2032. L’emissione è avvenuta in seguito a un processo di book building che ha raccolto domande per circa 1,7 miliardi di euro, circa 2,5 volte l’ammontare emesso fissato a 700 milioni di euro. Il livello inizialmente comunicato al mercato di circa 120 punti base sopra il tasso mid-swap è stato pertanto rivisto e fissato a +90 punti base, 30 punti base sotto la guidance iniziale. In conseguenza di questo la cedola annuale è stata determinata pari al 3,125%, con prezzo di emissione/re-offer di 99,186 e rendimento finale 3,257%. Lotto minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di mille, Isin XS3100101206. Rating assegnato all’obbligazione A.

Fibercop raddoppia l’entità della nuova emissione di bond e fissa il pricing dell’operazione a condizioni migliori per la società rispetto a quelle di apertura del libro ordini. La società della rete in fibra ottica ex Tim ha annunciato di aver incrementato l’importo dell’offerta da 1,4 a 2,8 miliardi di euro a seguito della forte domanda domanda ricevuta dagli investitori, la domanda arrivata era quasi quattro volte superiore alla proposta della società, intorno a 6 miliardi. Due i bond senior garantiti a tasso fisso, in scadenza nel 2030 e nel 2032. La tranche a scadenza più breve fornirà 1,2 miliardi di risorse a un tasso fisso del 4,75%, mentre la tranche a più lunga scadenza varrà 900 milioni con un tasso fisso del 5,125%. All’apertura del libro ordini i tassi attesi erano rispettivamente al 5% e tra il 5,25 e il 5,5%. Le obbligazioni senior garantite a tasso variabile con scadenza 2031, invece, garantiranno un interesse calcolato sull’Euribor a tre mesi maggiorato di 300 punti base. Da questi bond Fibercop raccoglierà 700 milioni di euroLo spread atteso inizialmente era di 325 punti base.

Supernova Invest, società immobiliare austriaca, ha avviato il collocamento di un bond con scadenza 24 giugno 2030 e ammontare 500 milioni di euro, alzato successivamente a 550 milioni. Prime indicazioni di rendimento in area 5,75%/5,875% punti base sul tasso midswap, abbassate a 5,25% punti con ordini che hanno raggiunto 3,1 miliardi di euro. Cedola 5%, prezzo 98,925 e rendimento 5,25%. Rating atteso BBB-, lotto minimo 100mila euro con multipli di mille e Isin XS3103692250.

Tra gli high yield Kommunalkredit Austria ha collocato un’obbligazione subordinata 10.25NC5.25 Tier 2 in euro a quattro anni con scadenza 24 settembre 2035. Il titolo subordinato è richiamabile alla pari dall’emittente a settembre 2030. Prime indicazioni di rendimento in area +365 punti base sopra il tasso midswap. Ammontare dell’emissione 150 milioni di euro, lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila, Isin AT0000A3MQS7. Rating assegnato BB+.

MBank, quarta banca polacca, ha collocato il primo bond del 2025, un titolo subordinato Tier2 10.25NC5.25. La scadenza dell’obbligazione subordinata è fissata al 25 settembre 2035, con possibilità da parte dell’emittente di richiamare alla pari il titolo dopo cinque anni a settembre 2030. Prime indicazioni in area +290 punti base sul tasso midswap di riferimento. Lotto minimo 100mila eureo con multipli di 100mila, Isin XS3090129332 e rating BB+. Ammontare dell’emissione fissato a 400 milioni di euro.

Cassa Depositi e Prestiti (CDP) anticipa la chiusura del collocamento del bond a otto anni con cedola mista (Isin IT0005652513). E’ stato, infatti, raggiunto e superato il tetto dei 300 milioni di euro di richieste, CDP ha aumentato l’offerta del bond a 325 milioni di euro. Il bond di CDP con cedola “fixed-to-floating” di corresponsione trimestrale ha scadenza in data 8 luglio 2033. L’investimento minimo è di 10mila euro. Per i primi quattro anni la cedola sarà fissa e pari al tasso annuo lordo del 3,40% (0,85% ogni trimestre) e successivamente, la cedola diventa variabile e pari all’Euribor a 3 mesi più un margine dello 0,30%. In nessun caso potrà scendere sotto lo 0% (“floor”).  Rating BBB+/ Baa3 e tassazione riservata a questo bond 12,5 per cento.

A cura di Carlo Aloisio, senior bond broker

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