Il Giappone rappresenta una delle maggiori economie globali ed è, dopo gli Stati Uniti, il secondo mercato azionario per capitalizzazione tra i paesi sviluppati. Richard Kaye, portfolio manager del fondo Comgest Growth Japan di Comgest, definisce il Paese come “fortemente sottovalutato, secondo qualunque metrica finanziaria”.
Un’economia sottovalutata
Secondo Kaye, “il Giappone rappresenta il nuovo oro” per gli investitori, che finora hanno solo “assaggiato” le opportunità offerte dal mercato nipponico. Il motivo? Un momento di grandi trasformazioni sociali ed economiche che stanno ridisegnando il modo di lavorare e di fare business nel Paese.
Cambiamenti nel lavoro e nuove opportunità tecnologiche
Un esempio importante riguarda l’aumento della partecipazione femminile nella forza lavoro, che oggi in Giappone supera persino quella degli Stati Uniti come quota. Questo cambiamento apre la strada a innovazioni nel modo di lavorare, con opportunità nel software per l’ottimizzazione dei workflow e nei sistemi di pagamento cashless, settori destinati a una crescita prolungata.
Un peso economico sottostimato negli investimenti globali
Kaye evidenzia come, nonostante il Giappone valga molto di più nel contesto globale, la sua rappresentanza negli indici azionari come l’MSCI ACWI è limitata al 5-6%. “Il Giappone potrebbe facilmente avere tre o quattro volte l’allocazione azionaria attuale”, spiega, sottolineando come persino i fondi pensione locali mantengano una bassa esposizione ai mercati azionari domestici.
Leader globali nel settore semiconduttori e tecnologia
Tra le aziende giapponesi emergenti, spiccano operatori unici nella produzione di semiconduttori come Lasertec, Disco e Tokyo Electron. Queste società, con portafogli ordini in miglioramento, sono parte di un settore in forte crescita globale.
Il settore ha attraversato un periodo di aggiustamento dopo l’accumulo di scorte fino a metà 2024, dovuto al lancio del chip Blackwell di Nvidia, ma “tale aggiustamento sembra ora terminato” e la domanda di semiconduttori torna a crescere, sostenuta dal rinnovo delle apparecchiature acquistate durante il lockdown Covid.
Il potenziale nascosto delle small cap giapponesi
Infine, Kaye invita a non sottovalutare le small cap, definite come “un asso nella manica — una sorta di Ferrari tenuta in garage”. Queste aziende potrebbero entrare con forza nel mercato quando si attenuerà l’attuale concentrazione sui settori legati al deprezzamento dello Yen.
Tra le società con crescita solida (tra il 15% e il 20%) e valutazioni interessanti (rapporto prezzo/utili inferiore a 1,5), emergono la leader nei pagamenti cashless GMO Payment Gateway e l’azienda di software Obic, che si distingue nel settore dei software aziendali.