Bond: analisi delle le nuove emissioni

Grande attenzione ai dati macro americani che hanno fatto da “market mover” nella settimana soprattutto sulla parte governativa, muovendo i rendimenti al rialzo di fronte a numeri diversi rispetto alle stime. In realtà si è trattato di speculazione dopo le statistiche inaspettatamente deboli di mercoledi sull’occupazione nel settore privato. Il vero driver per capire anche l’orientamento della Fed in materia di tassi, sono i numeri sui nuovi occupati non agricoli di giugno negli Usa, che saranno eccezionalmente resi noti già giovedi 3 luglio, vista la festività dell’Indipendenza del 4 luglio. Il consensus convergeva sulla creazione di 110.000 posti di lavoro dai 139.000 di maggio, con un tasso di disoccupazione in frazionale aumento a 4,3% da 4,2%. Alla fine qualche sorpresa c’è stata, la variazione dei salari è salita a 147 mila ed il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1%, quindi a conferma che nulla è prevedibile.

Resta positivo il sentiment verso il nostro Btp, prezzato sulla curva decennale al di sotto del 3,5% e con uno spread contro Bund che si è assestato intorno a quota 85, livello impensabile solo qualche mese fa. All’interno dell’Eurozona il pacchetto di rendimenti è sempre in una forchetta molto stretta che parte dal 2,61% circa del Bund tedesco ed arriva al 3,45% circa del nostro Paese e della Lituania. Sugli altri titoli di stato di riferimento internazionale, il Treasury decennale si attesta al 4,25% circa ed il Gilt inglese è al 4,53%.

Una particolare attenzione va fatta sul fronte dei mercati emergenti che tornano in primo piano nell’ottica di diversificazione degli investimenti. Per l’Argentina del “sottostimato dai salotti buoni” presidente Milei, iniziano a intravvedersi i primi frutti del duro lavoro di recupero lacrime e sangue, iniziato un anno e mezzo fa. Dopo due anni di depressione, le stima di crescita per il 2025 si attestano intorno al 5% e soprattutto si stanno ripresentando importanti opportunità d’investimento per le compagnie internazionali, soprattutto in campo energetico, laddove già qualche settimana fa la nostra Eni ha stretto accordi con l’equivalente locale che è la Ypf. Alla base di questa crescita c’è la partenza, dopo un decennio di false partenze, del sito minerario di “Vaca Muerta”, su cui il Governo Milei scommette per rendere indipendente il paese in materia energetica ed anche esportare se si riuscisse ad arrivare all’obbiettivo di 1 milione di barili al giorno entro i prossimi quattro anni. I mercati avevano già anticipato la scommessa Milei, entrato in carico con il benchmark in euro 2038, Isin XS2177365017 a circa 22 di valore e oggi in quotazione a circa 70 centesimi, una delle migliori performance di titoli emergenti nell’ultimo anno.

Le nuove emissioni governative sotto la lente

Per quanto riguarda le nuove emissioni, tra i governativi, The Flemish Community, con rating AA-, ciòè la regione belga delle Fiandre, ha collocato un bond senior sulla scadenza a 15 anni per un ammontare di due miliardi. Prime indicazioni di rendimento in area +23 sul titolo di stato belga di pari durata, abbassate a +18 punti. Cedola 2,75%, prezzo 99,313 e rendimento 3,736%. Un successo l’emissione con ordini raccolti oltre nove miliardi di euro, circa 4,5 volte l’ammontare emessso. Lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila e Isin BE0390238070.

 ISB Investitions- und Strukturbank Rheinland-Pfalz, l’agenzia garantita dallo stato federale della Rhenania, ha collocato un’obbligazione senior a otto anni. Prime indicazioni di rendimento in area +36 punti sopra il tasso midswap, successivamente a abbassate a +35 punti. L’obbligazione (isin DE000A4DFUT1) sarà rimborsata alla pari alla scadenza fissata l’11 luglio 2033. Lotto minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di 100mila e rating Aaa. A fine collocamento la cedola è stata fissata al 2,75%, prezzo 99,512 e rendimento 2,819%. Ammontare dell’emissione fissato a 250 milioni di euro.

I nuovi bond corporate sotto i riflettori

Maggiore attività c’è stata nel settore dei corporate, laddove è andato bene il nuovo bond di Abertis Infrastructure, il gruppo multinazionale spagnolo con sede a Barcellona che si dedica alla gestione e sfruttamento delle infrastrutture di trasporto e di telecomunicazioni, che ha lanciato un bond senior a cinque anni. Prime indicazioni di rendimento in area +125 punti base sopra il tasso midswap, abbassate a +95 e +90 punti con ordini che hanno raggiunto 2,2 miliardi di euro. L’ammontare dell’obbligazione è fissato a 600 milioni di euro e la scadenza è fissata al 7 luglio 2030. Nel dettaglio il bond paga una cedola annua lorda pari a 3,125%, prezzo 99,84 e rendimento 3,16%. Rating AA-, lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila e Isin XS3111813948.

Banca Sella ha collocato sul mercato primario un bond 6NC5 con scadenza a cinque anni, il 9 luglio 2030, e call esercitabile dall’emittente al quarto anno. L’emissione 5NC4 è avvenuta in seguito a un processo di book building che ha raccolto domande per circa 700 milioni di euro, ammontare emesso fissato a 300 milioni di euro. Il livello inizialmente comunicato al mercato di +160 punti base sopra il tasso mid-swap è stato pertanto rivisto e fissato a +130 punti base, 30 punti base sotto la guidance iniziale. In conseguenza di questo la cedola annuale è stata determinata pari al 3,492%, con prezzo di emissione/re-offer di 100. Lotto minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di mille, Isin IT0005659146. Rating assegnato all’obbligazione BBB-.

GamaLife, società portoghese nel settore assicurativo, ha iniziato il collocamento di un’obbligazione 10.25NC5.25 Tier 2 dell’ammontare di 125 milioni di euro. La società non ha rating. L’obbligazione Tier2 ha scadenza fissata al 9 ottobre 2035 e una call esercitabile dall’emittente a ottobre 2030. Prime indicazioni di rendimento in area +320 punti base sopra il tasso midswap d iriferimento. Lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila e Isin PTTRVDOM0008, con cedola finale al 5,25% e prezzo d’emissione a 99.837, con grey market successivo subito in rialzosopra quota 100.

Carraro, società attiva nella produzione e vendita di trattori e veicoli fuoristrada, ha completato con successo la riapertura delle obbligazioni emesse per la prima volta nell’aprile scorso (Isin IT0006768151). Carraro ha raccolto altri 140 milioni di euro al prezzo di emissione di 101, che si vanno a sommare ai 126 milioni iniziali e portando l’ammontare complessivo a 266 milioni. Il bond ha scadenza il 17 aprile 2030, per cui presenta una durata iniziale di cinque anni. Il bond è callable e ciò significa che l’emittente si riserva la facoltà di procedere al rimborso anticipato del capitale alle date convenute. Offre un tasso di interesse annuale del 5,25% con corresponsione semestrale. Il taglio minimo è di 1.000 euro e dal 17 ottobre 2026 al 16 ottobre 2027 la call verrebbe eventualmente esercitata al prezzo di 102,625; dal 17 ottobre 2027 al 16 ottobre 2028 il prezzo di esercizio scenderebbe a 101,313 e infine, dal 17 ottobre 2028 al 16 ottobre 2029 sarebbe di 100. La riapertura delle obbligazioni Carraro serve a finanziare il rimborso anticipato di un altro bond con scadenza 25 settembre 2026 e cedola 3,75% (Isin XS2215041513) per 150 milioni nominali.

Vier Gas Transport GmbH, il più grande operatore di trasmissione di gas in Germania, ha iniziato una serie di incontri con gli investitori per presentare i dati di bilancio della società con obiettivo finale l’emissione di una nuova obbligazione.

Paprec ha completato l’offerta di 850 milioni di euro in obbligazioni in due tranche, con scadenza 2030 (5NC2, 550 milioni di euro) e 2032 (7NC3, 300 milioni di euro). La guidance è stata fissata a “area 4,375%” per la prima tranche e “area 4,75%” per la seconda. In definitiva, le obbligazioni sono state collocate con un rendimento del 4,125% sulla scadenza 2030 e del 4,5% per le obbligazioni con scadenza 2032. Isin rispettivamente XS3111830959 per la scadenza 2030 e XS3111831254 per la scadenza 2032, con taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille.

A cura di Carlo Aloisio, senior bond broker

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