Il Salone dell’Aeronautica di Parigi 2025 ha confermato la centralità del settore aerospaziale europeo nello scenario globale. Tra segnali di rafforzamento strutturale e nuove prospettive nel comparto della Difesa, l’evento ha consolidato le basi per una fase di crescita solida e prolungata, specialmente per attori chiave come Airbus e MTU Aero Engines.
“Il settore aerospaziale è un ambito in cui l’Europa vanta una leadership globale concreta, e rappresenta uno degli elementi chiave alla base del nostro entusiasmo per l’azionario europeo”, afferma Tom O’Hara, Investment Director European Equities di GAM.
Catena di fornitura in ripresa: Airbus punta in alto
Uno dei messaggi più incoraggianti emersi dal Salone riguarda il miglioramento della catena di fornitura aerospaziale, un elemento che negli ultimi anni aveva frenato la produzione.
“Una delle principali strozzature negli ultimi anni è stata la consegna dei motori, ma ora Airbus segnala un punto di svolta”, osserva O’Hara.
Airbus ha comunicato che le recenti carenze nei motori A320neo, fornite da CFM, erano dovute a scioperi temporanei e non a problemi strutturali. Inoltre, il numero di componenti mancanti nelle linee di assemblaggio si è ridotto di oltre il 40% dall’inizio dell’anno. Questo rafforza la fiducia dell’azienda nel raggiungere l’ambizioso obiettivo di 75 velivoli A320 al mese entro il 2027.
Post-vendita in piena espansione: la forza della domanda
Il mercato dei ricambi e della manutenzione continua a registrare performance brillanti, grazie alla combinazione di domanda sostenuta e limitata disponibilità di nuovi velivoli.
“Il post-vendita si conferma un motore di utili ad alto margine, sostenuto da una dinamica favorevole tra domanda e offerta”, spiega O’Hara.
MTU Aero Engines ha rivisto al rialzo le stime per il 2025, prevedendo una crescita tra il 15% e il 20% dei ricavi da attività di manutenzione (MRO). Il prolungamento della vita utile di flotte esistenti, come quelle V2500 e GEnx, spinge la complessità degli interventi e aumenta il potere di determinazione dei prezzi in un contesto ancora oligopolistico.
Airbus Defence & Space: un gigante poco valorizzato
Nonostante il rally delle azioni del settore Difesa, l’unità Airbus Defence & Space continua a ricevere scarsa attenzione da parte del mercato, pur rappresentando il più grande appaltatore europeo per fatturato.
“In un contesto di crescente spesa per la Difesa in Europa, questa divisione offre un potenziale ancora poco esplorato”, sottolinea O’Hara.
Airbus è coinvolta in programmi strategici come Eurofighter, A400M, elicotteri e satelliti militari, e possiede una quota significativa di MBDA, leader europeo nella produzione di missili. Inoltre, è attiva nel segmento dei droni e sta valutando la creazione di un consorzio spaziale con Thales e Leonardo per competere con SpaceX.
Visibilità degli utili e barriere all’ingresso: i punti di forza del comparto
Una delle caratteristiche distintive del settore è l’elevata visibilità sui ricavi futuri. Il portafoglio ordini di Airbus sfiora i 9.000 aeromobili, garantendo copertura produttiva per i prossimi 8-9 anni. I contratti di manutenzione legati alla vita utile dei motori contribuiscono alla stabilità dei flussi di cassa per aziende come MTU.
> “Pochi settori azionari a livello globale offrono una visibilità degli utili di lungo periodo comparabile a quella dell’aerospaziale civile”, commenta O’Hara.
A ciò si aggiungono barriere all’ingresso elevate, legate a requisiti regolamentari, tecnologie avanzate e investimenti ingenti.
Conclusione: un settore pronto a spiccare il volo
La fotografia scattata al Salone di Parigi 2025 rafforza la convinzione degli analisti di GAM nella solidità del settore aerospaziale europeo.
“I miglioramenti nella catena di fornitura, la resilienza del post-vendita e il potenziale ancora inespresso della Difesa rendono il comparto estremamente attraente”, conclude O’Hara.
In un contesto globale in cerca di stabilità e crescita sostenibile, l’aerospaziale europeo si conferma un pilastro di valore e innovazione per gli investitori.