Banche, Intesa SanPaolo e UniCredit sono solide

Nella serata di mercoledì 29 ottobre, 19:15 ora italiana, in America la Federal Reserve dovrebbe annunciare il possibile taglio dei tassi di interesse. Gli analisti stimano che la FED dovrebbe portare il costo del denaro all’1,25 per cento, con un taglio di un quarto di punto percentuale.

C’è però chi sostiene che addirittura il taglio potrebbe essere di mezzo punto percentuale.

Incertezza a Piazza Affari, dove al centro dell’attenzione ci sono ancora una volta UniCredit e Intesa. L’istituto guidato da [p]Alessandro Profumo[/p] sotto osservazione per i timori del mercato sull’effettiva situazione patrimoniale della banca. Voci di mercato infatti ritengono che UniCredit non abbia riferito la vera situazione del gruppo.

Rumors anche per IntesasanPaolo, il gruppo guidato da [p]Corrado Passera[/p] sembrerebbe vicino ad una serie di manovre sul capitale della banca.

Solo voci però, di fatto le due banche sembrerebbero stare bene, e lo stesso Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, alla fine dell’incontro con Banca d’Italia e Consob, tenutosi martedì, ha fatto sapere che “sono state esaminate le analisi condotte dalle Autorità di supervisione e vigilanza alla luce degli effetti degli interventi coordinati di metà ottobre.

Tali analisi indicano la solidità del sistema bancario italiano nel suo complesso grazie al prudente modello di operatività adottato dagli intermediari e alla minore leva finanziaria.”

E tra le voci di mercato e l’outlook delle autorità italiane, sembra essere più credibile la seconda. Il motivo, come detto dallo stesso presidente dell’ABI, Corrado Fissola, è che “Il modello di business che ha portato alla situazione attuale è un modello estraneo alle banche italiane, le quali sono state negli anni fortemente impegnate a svilupparsi secondo linee di attività tradizionali”.

Intanto i titoli bancari a piazza affari stanno volando, con [s]IntesasanPaolo[/s] a +9,5%, [s]Unicredit[/s] +9,3%, [s]Banca MPS[/s] +8,5%. Un ritorno agli acquisti, che secondo gli analisti, non dipende tanto dal rapporto del ministro delle finanze di ieri, ma bensì dall’attesa di stasera sulla possibile manovra dei tagli di interesse da parte della Federal Reserve.

Effetto che per altro sta spingendo a rialzo non solo piazza affari, ma anche il resto del comparto finanza europeo. Adesso l’incognita è se il rialzo che si è innescato stamani, sarà in grado di protrarsi fino alla chiusura dei mercati europei.

Societa’ Listino di Riferimento Prezzo Valuta Var%
Allianz Deutsche borse (xetra) 50,33 EUR -3,69%
American Express Nyse 25,47 USD +10,3%
Anima Borsa Italiana 1,364 EUR +0,22%
Axa Euronext 12,035 USD -7,81%
Azimut Borsa Italiana 4,215 EUR -4,16%
Banca Generali Borsa Italiana 3,53 EUR +3,92%
Bank of NY Mellon Nyse 31,8 USD +20%
Barclays Lse 12,34 USD +4,75%
BlackRock Nyse 127,99 USD +19,5%
BNP BNP 49,3 EUR -10,3%
Citigroup Inc Nyse 13,41 USD +14,3%
Credit Agricole Euronext 8,75 EUR -13,3%
Credit Suisse Group Swiss Market Exchange 35,26 CHF -7,21%
Deutsche Bank Deutsche borse (xetra) 23,85 EUR -7,80%
Dexia Euronext 3,9 EUR -0,73%
Fortis Euronext 0,81 EUR -8,88%
FT Inv. Nyse 62,76 USD +16,1%
Goldman Sachs Nyse 93,57 USD +0,74%
Henderson Lse 50 GBp -6,54%
HSBC Investments
Lse 678,25 GBp +2,3%
ING Euronext 5,65 EUR -13,4%
IntesaSanpaolo Borsa Italiana 2,17 EUR -8,36%
Invesco Nyse 14,06 USD +28,0%
Janus Capital Group Nyse 9,69 USD +8,75%
Jp Morgan Nyse 37,6 USD +10,5%
Julius Baer Swiss Market Exchange 34,88 CHF +0,63%
Legg Mason Nyse 12,98 USD -6,61%
Man Group Lse 299,5 GBp -4,61%
Mediobanca Borsa Italiana 8,51 EUR -1,05%
Mediolanum Borsa Italiana 3,1 EUR +2,51%
Morgan Stanley Nyse 15,2 USD +10,7%
Montepaschi Siena Borsa Italiana 1,301 EUR +1,25%
Natixis Euronext 1,43 EUR -15,8%
Nordea bank Omxnordicexchange 57,8 SEK -3,18%
Raiffeisen Wiener Borse 21 EUR -4,11%
Schroders Lse 700 GBp +5,10%
Skandia (Old Mutual) Lse 39 GBp -8,23%
State Street Nyse 41,81 USD +17,1%
Ubs Swiss Market Exchange 15,02 CHF +4,31%
Unicredit Borsa Italiana 1,535 EUR -13,0%

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