PattiChiari, l’Italia non è un paese per Bond

PattiChiari, il consorzio dell’Abi per l’educazione finanziaria, ha sospeso la pubblicazione delle Obbligazioni a basso rischio e a  basso rendimento online. Il sito che consisteva nella pubblicazione di un elenco di bond segnalati all’attenzione dei risparmiatori, è terminata e ora la pagina internet è vuota.

Questo significa che non ci sono più bond sicuri da segnalare?


Dall’Abi spiegano che la decisione è stata presa per ricreare una più efficace infrastruttura informatica del nuovo portale internet
, che sarà operativo dal gennaio 2009 e sarà in grado di cogliere più velocemente i segnali provenienti dal mercato.

L’elenco di PattiChiari, lanciato il 15 novembre 2003, comprendeva titoli di Stato e obbligazioni corporate selezionati in base a due parametri: un livello di rating elevato e un basso indice VaR, che misura la potenziale perdita per il risparmiatore se vende il bond prima della scadenza. Negli anni la lista, aggiornata 1.227 volte, è arrivata a comprendere oltre i 1.500 titoli e oltre 4 milioni di utenti.

Comunque, da PattiChiari fanno sapere che la sospensione del servizio è stata presa in accordo con le 14 associazioni dei consumatori
che partecipano alla nuova governance del consorzio.

In ogni caso, fino al 30 giugno 2009 le 105 banche che avevano aderito all’iniziativa continueranno a informare puntualmente i clienti
su eventuali aumenti del profilo di rischio dei bond presenti nell’ultima lista del 28 ottobre.

Ma la cancellazione della lista non elimina i problemi che l’iniziativa ha involontariamente contribuito a causare, dopo il crack di Lehman Brothers.

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