Class Action Lehman, Davide sfida Golia
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Sulla ex quarta banca d’affari americana un ex dipendente, che rappresenta circa 1.000 dipendenti, potrebbe dar vita alla prima Class Action contro l’istituto guidato da Richrad Fuld che si vedrebbe così costretto a pagare un maxi risarcimento danni
Su Lehman Brothers sta per abbattersi la prima Class Action indetta da un ex dipendente.

Miron Berenshteyn ha citato in giudizio l’ex quarta banca d’affari per mancanza di un congruo preavviso prima del licenziamento, secondo quanto prevede la legge. L’impiegato è stato licenziato il 9 settembre 2008, 6 giorni prima cioè che la banca dichiarasse il default. Secondo Berenshteyn l’istituto guidato dall’ex amministratore delegato, Richard Fuld (nella foto), avrebbe dovuto inviarli un avviso scritto 60 giorni prima della data del licenziamento.
L’impiegato, che rappresenta circa 1.000 ex dipendenti, potrebbe ora dar vita alla prima Class Action contro l’istituto che si vedrebbe così costretto a un maxi risarcimento danni, se si moltiplicano i 1.000 salari, commissioni, bonus e i contributi relativi ai 60 giorni di mancato preavviso.

Miron Berenshteyn ha citato in giudizio l’ex quarta banca d’affari per mancanza di un congruo preavviso prima del licenziamento, secondo quanto prevede la legge. L’impiegato è stato licenziato il 9 settembre 2008, 6 giorni prima cioè che la banca dichiarasse il default. Secondo Berenshteyn l’istituto guidato dall’ex amministratore delegato, Richard Fuld (nella foto), avrebbe dovuto inviarli un avviso scritto 60 giorni prima della data del licenziamento.
L’impiegato, che rappresenta circa 1.000 ex dipendenti, potrebbe ora dar vita alla prima Class Action contro l’istituto che si vedrebbe così costretto a un maxi risarcimento danni, se si moltiplicano i 1.000 salari, commissioni, bonus e i contributi relativi ai 60 giorni di mancato preavviso.
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