Fondi hedge – Jim Chanos e l'arte dello short selling

Nel peggior anno per i mercati finanziari, un nome emerge dal mare di perdite che hanno travolto investitori e gestori (hedge o tradizionali).

Si tratta di Jim Chanos, figura leggendaria tra i manager hedge, che potrebbe aggiudicarsi la palma di miglior gestore del 2008.

Secondo quanto pubblicato dal New York Post, il fondo short – biased gestito da Chanos sarebbe in progresso del 53,2% alla fine di ottobre, superando così il +30% segnato da Chanos lo scorso anno (performance che gli regalò un posto tra i primi 100 gestori del pianeta).

Nel solo mese di ottobre, URSUS (fondo bandiera di Chanos con 5 miliardi di dollari di patrimonio) ha generato una performance positiva del 17,8 percento mentre l’S&P 500 perdeva il 12,64 percento.

Il buon andamento dei gestori short è confermata anche da HFR il cui indice dedicato ai gestori short segna una performance YTD del 21,18%.

Chanos è passato alla storia per essere uno dei primi gestori al mondo ad essere andato ‘corto’ su nomi quali Enron e Tyco, compagnie energetiche implose nel 2002. La ‘chiamata’ su uno dei più grandi scandali finanziari degli Stati Uniti, portò a Chanos soldi e fama, facendolo diventare un’icona dei gestori che scelgono di operare nella parte corta del mercato.

Ma la vita dello short sellers è tornata improvvisamente di moda nel 2008 ‘grazie’ allo scandalo subprime e al fallimento di molti istituti di credito. Sfortunatamente l’attività di questi investitori (che vendono le aziende più care e comprano quelle a buon mercato, utilizzando così la parte corta del portafoglio come hedging su quella lunga o viceversa) si è dovuto scontrare con il divieto di operare allo scoperto imposto dalla Sec e da altre Autorità di Borsa internazionali.

Visto l’impossibilità di andare corti sul settore finanziario, ora Chanos – sempre secondo il Post  – avrebbe puntato il mirino dei suoi fondi verso un settore specifico del mercato lontano anni luce da mutui e derivati: “ siamo short su tutte le compagnie satellitari e telefoniche negli Stati Uniti” ha detto il manager che lo scorso anno ha guadagnato una cifra tra 300 e 500 milioni di dollari. A buon intenditore poche parole.

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