Wall Street in ribasso, in Italia attenzione a UniCredit

A gravare sulla borsa i timori legati al rallentamento dell’economia ed al taglio di produzione da parte di alcuni gruppi come Alcoa. La ripresa è proseguita nel dopo mercato.Stamane il futures sull’indice S&P 500 guadagna l’1,5% in seguito alla richiesta di Nancy Pelosi di mandare avanti al congresso una legge di sostegno che salvi di fatto il settore automobilistico statunitense che ad ora è sull’orlo della bancarotta.

Negativa dell’1,29% la chiusura del Nikkei 225 fra volumi sottili e con la discesa dei titoli energetici a causa del petrolio tornato sotto i 60 dollari.

Prende un po’ di fiato il mercato obbligazionario con il bund future che torna in area 117,80 in un contesto di scarse idee e mancanza di direzionalità.

Dollaro ancora forte contro euro a 1,26 mentre lo yen staziona in prossimità di 123.

Sul fronte macro non sono attesi dati tale da muovere il mercato. L’attenzione continua ad andare ai risultati trimestrali. Da segnalare stamane i dati di Unicredit superiori alle stime.

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