Ora le Borse temono la crisi delle auto USA

Chiusura di seduta all’insegna degli acquisti a Wall Street che, dopo essere tornata a testare i minimi in area 825 dell’indice S&P 500 vede gli acquisti tornare nel corso dell’ultima ora portando il listino ad una chiusura in rialzo dello 0,98%. A dare slancio al mercato i risultati migliori delle attese di HP (+14,5%) che hanno dato un po’ di coraggio ai compratori che sino a quel momento si mantenevano alla finestra.

L’ottimismo non riesce però a varcare l’oceano e Tokyo chiude con un ribasso dello 0,66% per l’indice Nikkei 225. Pesano infatti i timori di un crollo dell’industria automobilistica USA con tutte le conseguenze occupazionali che ciò comporterebbe e bisogna ricordare come la borsa nipponica sia ancora più legata alla domanda americana che a quella interna.

In Europa il future sull’Eurostoxx 50 avanza di circa lo 0,5% risentendo positivamente della buona chiusura di New York.

Il mercato obbligazionario realizza nuovi massimi con il bund future oltre quote 119 pari ad un rendimento del decennale tedesco del 3,6%, mentre il decennale in dollari raggiunge il 3,5%.

Dollaro stabile contro euro a 1,2640 proseguendo una fase laterale che dura ormai da quasi un mese, così come lo yen a 122.

Oggi attesa per le minute della Bank of England alle 10:30, per l’indice dei prezzi al consumo e per l’avvio di nuove costruzioni negli USA alle 14:30, senza dimenticare le minute del FOMC alle 20.

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