Torna la paura!

Ieri pomeriggio invece, dopo un’altra mattinata caratterizzata da una certa tranquillità, abbiamo assistito ad una price action violenta, apparentemente senza grandi notizie, con l’EurUsd dapprima in fase rialzista arrivare in breve tempo a toccare 1.2815 per poi scendere altrettanto rapidamente in area 1.2470.
Le notizie che sono giunte alle agenzie avrebbero parlato di grossi acquisti di Euro da parte di qualche Hedge Fund, poi controbilanciati da vendite in cui, secondo queste voci, peraltro non confermate, la Banca Centrale Russa avrebbe venduto aggressivamente moneta unica per difendere il Rublo.

EurUsd 10 minuti

Il grafico di breve periodo mostra in modo chiaro ed evidente quello che è accaduto, e la price action non ha assolutamente dato tregua e possibilità di capire o prevedere quello che poi è realmente successo.
Sul fronte macro, la minuta della Fed ha contribuito ad alimentare i timori per il medio termine, con la Banca Centrale Usa che ha parlato apertamente di recessione e di possibilità di ridurre ulteriormente il costo del denaro. Le aspettative sulla disoccupazioni poi sono allarmanti con possibilità di salire fino al 7.5%, un tasso di disoccupazione più di tipo europeo che anglosassone, almeno secondo i parametri degli ultimi due decenni. Intanto il Vice Ministro delle Finanze Giapponese, Shinohara, parlando a Sidney, ha detto che nessuna valuta è ancora in grado di sostituire il dollaro come moneta di riserva internazionale e per tale ragione gli Americani dovrebbero cominciare a ridurre i propri debiti e risparmiare di più per evitare il collasso del dollaro. Dall’altro lato lo stesso Vice Ministro ha affermato che la dimensione delle posizioni di carry trades aveva raggiunto livelli troppo importanti e significativi e andava corretto.
Passando al vecchio continente, dobbiamo dire di non vedere grandi novità all’orizzonte se non che la Bce, prima o poi, dovrà anch’essa rassegnarsi all’idea di tagliare il costo del denaro perché l’inflazione scende e perché la crescita non esiste, anzi la recessione avanza.
Per tale ragione l’Euro viene punito dal mercato e continua a scendere contro tutto e tutti tranne che contro sterlina e valute legate alle commodities, che scendono di più proprio a causa della liquidazione di posizioni ad alto tasso.
In un panorama di incertezza assoluta come quella attuale, l’unica idea che ci viene in mente è quella di mantenere posizioni limitate nelle dimensioni e nel tempo, perché tutto può ancora accadere.
E’ praticamente impossibile lanciarsi in previsioni di breve termine e si deve continuare a muoversi con estrema cautela.
La sfiducia verso il sistema finanziario da parte degli investitori rimane alta e ancora non vi è alcun segnale di ripresa, anche se guardando ai prezzi, viene voglia di entrare sui mercati e comprare ciò che appare “basso” anche se questo termine non è mai stato tanto relativo come oggi.


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