Proseguono i riscatti miliardari per l’industria hedge in ottobre. Secondo quanto riportato dal Financial Times i clienti hanno prelevato oltre 40 miliardi di dollari dai fondi hedge, cifra a cui vanno aggiunti altri 115 miliardi evaporati per il calo dei listini.
Dopo questa ennesima fuoriuscita di capitali (per altro attesa visto il livello di cash presente nei portafogli dei gestori) il patrimonio degli hedge scende del 9% a 1,560 trilioni di dollari.
(Nel grafico a fianco la crescita delle masse hedge 1950-2008. Fonte: Hennessee Group)
Ma non finisce qui. Il vero terremoto dovrebbe arrivare nei prossimi due mesi, quando tra dicembre e gennaio il grosso dei riscatti potrà essere evaso: questo perché molti fondi hanno notice molto lunghe (il tempo di attesa che intercorre tra la richiesta del riscatto e l’evasione di quest’ultimo) la maggior parte dei quali dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno e le prime settimane del 2009.
Nessuna paura, i gestori da mesi hanno aumentato la quota di cash arrivando fino al 22% del portafoglio rispetto i livelli storici del 14 percento.
Secondo l’articolo a soffrire di questi riscatti saranno soprattutto le banche private svizzere, dato che molti dei loro clienti hanno preso soldi a prestito per investire nei fondi hedge; quadro completamente differente per i fondi pensione, storicamente investitori di lungo termine, che invece dei riscatti sottoscrivono ulteriori quote cercando di cogliere il bottom del mercato.