UBS, nuovi aiuti statali o fusione con Credit Suisse

Comincia bene l’ultima settimana di novembre, a piazza affari l’S&P MIB segna il +2.63%, con il comparto banche in forte rialzo. In evidenza [s]Unicredit[/s], che viene scambiato a 1.698, guadagnando il +4.56%.

A tenere banco la notizia di aiuti al colosso [s]Citigroup[/s] da parte del governo americano. L’operazione, annunciata nella serata di domenica 23 novembre, consisterebbe in un maxi prestito da 306 miliardi di dollari, da parte del tesoro americano, in cambio di una massiccia partecipazione nella banca di Wall Street. Annuncio che di fatto allontana l’opzione fusione tra la stessa Citigroup e [s]Morgan Stanley[/s] oppure [s]Goldman Sachs[/s].

Ma se oltreoceano la situazione si sta chiarendo, nel vecchio continente le banche scontano l’incertezza, d in particolar modo quelle francesi. Pur con il CAC40 che in questi minuti segna il +4.5%, i tre grandi istituti parigini [s]BNP[/s], [s]Dexia[/s] e [s]SocGen[/s] cedono rispettivamente il -2.92%, -2.67% ed il -3.52%. A spingere i titoli delle tre istituzioni finanziarie francesi i rumors su possibili aumenti di capitale.

Assieme alle banche parigine, ricompare il nome di UBS. Voci di mercato parlano di un possibile nuovo aiuto di stato al colosso finanziario elvetico. La stessa [s]CFB[/s], Commissione Federale delle Banche, non ha escluso che Unione Banche Svizzere potrebbe far ricorso ad un nuovpo aiuto di stato.
Gia di recente UBS aveva usufruito degli aiuti della Banca Nazionale Svizzera e della confederazione, per una operazione di SpinOff di alcuni asset illiquidi dai bilanci della banca Svizzera. Operazione che a quanto pare sembra però non essere funzionata.

Del possibile nuovo piano di aiuti non si hanno ancora dati precisi, l’unica certezza è che con UBS in difficoltà e senza gli aiuti dello stato, l’unica soluzione sarebbe una fusione con l’atro colosso elvetico [s]Credit Suisse[/s]. Opzione però giudicata sconveniente dallo stesso direttore del CFB, [p]Daniel Zuberbuhler[/p], che ha commentato della possibile fusione “non farebbe che accumulare i problemi nel settore della banca d´investimento. Finirebbe male e noi non vogliamo un mostro simile per questo paese”.

Societa’ Listino di Riferimento Prezzo Valuta Var%
Allianz Deutsche borse (xetra) 46.11 EUR -6.16%
American Express Nyse 18.69 USD +8.47%
Anima Borsa Italiana 1.36 EUR +1.04%
Axa Euronext 11.71 USD -1.63%
Azimut Borsa Italiana 2.95 EUR -2.23%
Banca Generali Borsa Italiana 3.00 EUR -1.56%
Bank of NY Mellon Nyse 25.84 USD +6.07%
Barclays Lse 8.18 USD +10.9%
BlackRock Nyse 108.9 USD +9.20%
BNP BNP 35.98 EUR -1.42%
Citigroup Inc Nyse 3.77 USD -19.9%
Credit Agricole Euronext 6.88 EUR -1.71%
Credit Suisse Group Swiss Market Exchange 24.9 CHF 0%
Deutsche Bank Deutsche borse (xetra) 18.45 EUR -7.51%
Dexia Euronext 3.18 EUR -6.23%
Fortis Euronext 0.56 EUR -1.89%
FT Inv. Nyse 52.1 USD +5.46%
Goldman Sachs Nyse 53.31 USD +2.51%
Henderson Lse 53 GBp 0%
HSBC Investments Lse 626 GBp -0.94%
ING Euronext 5.33 EUR -6.81%
IntesaSanpaolo Borsa Italiana 2.13 EUR -1.04%
Invesco Nyse 9.26 USD +4.75%
Janus Capital Group Nyse 6.45 USD +11.0%
Jp Morgan Nyse 22.72 USD -2.82%
Julius Baer Swiss Market Exchange 34.64 CHF -3.78%
Legg Mason Nyse 14.03 USD +7.92%
Man Group Lse 205.5 GBp +3.57%
Mediobanca Borsa Italiana 8.5 EUR +2.78%
Mediolanum Borsa Italiana 2.97 EUR +0.68%
Morgan Stanley Nyse 10.05 USD +9.23%
Montepaschi Siena Borsa Italiana 1.27 EUR -2.3%
Natixis Euronext 1.37 EUR +2.23%
Nordea bank Omxnordicexchange 52.5 SEK -8.69%
Raiffeisen Wiener Borse 16.5 EUR +1.66%
Schroders Lse 635.5 GBp -7.63%
Skandia (Old Mutual) Lse 45 GBp -7.97%
State Street Nyse 31.78 USD +10.7%
Ubs Swiss Market Exchange 11.35 CHF +0.44%
Unicredit Borsa Italiana 1.62 EUR -1.87%

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