Scandalo derivati – Corritore attacca la Moratti

La polemica si è riaccesa in questi giorni dopo che il caso – sollevato dal consigliere del PD, Davide Corritore – aveva chiesto con due mozioni che venissero annullati i contratti con le banche i cui operatori sono stati indagati per truffa aggravata.  Ora le accuse ricadono su Letizia Moratti e sull’attuale amministrazione che ha pesanti responsabilità sulla questione derivati. Corritore, infatti, spiega al  Corriere della Sera che l’amministrazione guidata dalla Moratti negli ultimi dodici mesi non ha fatto nulla di concreto per contrastare la situazione,anzi: “la Moratti avrebbe portato a termine altre operazioni che hanno ulteriormente aggravata la situazione”.

Secondo gli ultimi dati, le perdite del Comune legate a derivati si aggirano intorno ai 200/280 milioni di euro, “certamente non meno di 200 milioni” dice Corritore.

Secondo l’articolo altre due azioni legali sono state lanciate con l’attuale amministrazione: un nuovo ricorso alla Corte dei Conti (dove si chiede l’annullamento delle operazioni in derivati servite per fare cassa e finanziare la spesa corrente) e una richiesta alla stessa Moratti di un atto di autotutela che revochi o annulli gli atti reputati legittimi. Anche il bilancio preventivo 2009 rischia di suscitare un polverone dopo ulteriori “perdite dovute ai derivati di 15 milioni di euro” dice il capogruppo del PD, Pierfrancesco Majorino.

Dal canto suo, il comune di Milano rispondeva sul caso con un comunicato datato aprile 2008:  “Il Comune di Milano ha proceduto a un prudente accantonamento delle risorse necessarie per far fronte a eventuali variazioni negative con il rischio di debiti fuori bilancio…….Sull’operazione in derivati operata dal Comune di Milano, la Corte dei Conti si è espressa anche con valutazioni positive e in un’ottica di attenzione collaborativa” dichiarava  il vice Sindaco Riccardo De Corato.

“Se da una parte – ha spiegato De Corato –, come si legge dalla deliberazione, la Corte ha posto l’attenzione sulla necessità di monitorare costantemente l’andamento del mercato, dall’altra ha giudicato positivamente il fatto che il Comune di Milano abbia proceduto a un prudente accantonamento delle risorse necessarie per far fronte a eventuali variazioni negative con il rischio di debiti fuori bilancio. E il fondo, che il Comune continua a incrementare fin dal momento della sua costituzione, è stato ulteriormente alimentato il 2 gennaio scorso con il versamento di 14 milioni di euro”.

“Si tenga infine presente – ha sottolineato De Corato – che la Corte non ha rilevato criticità di natura contabile riversate sul bilancio del Comune di Milano. Che è dunque sano e non ha sofferenze in essere per queste operazioni”.

 

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