Nickel, il deficit potrebbe nuovamente spingere le quotazioni al rialzo

Nickel, le quotazioni del metalo non ferroso rialzano la testa dopo i ribassi delle precedenti sedute e l’importante movimento ascendente in scia alle speculazioni in merito a una presunta scarsità di offerta da parte delle Filippine a causa della chiusura temporanea di otto siti minerari attivi nell’estrazione e produzione del minerale.

Un questo scenario di alti e bassi, l’International Nickel Study Group, ha però annunciato che a luglio il differenziale tra produzione e consumi, a livello globale, ha registrato un deficit di 5.200 tonnellate, mentre da inizio anno il deficit ammonta a 42.500 tonnellate. Una condizione che favorisce l’ascesa dei corsi al London Metal Exchange, dove al momento il future oscilla poco al di sotto dei 10.000 dollari per tonnellata.

Dal punto di vista tecnico il nickel ha confermano l’importanza del livello di supporto posto in area 9.600 dollari per tonnellata, a ridosso del transito della media mobile a 100 giorni in transito coincidente con i minimi di agosto e con il 50% di ritracciamento di Fibonacci dell’onda rialzista in essere dai minimi di maggio. Al rialzo il primo importante obiettivo è individuabile in area 10.400. Sotto 9.600 obiettivi invece a 9.350 (61,8% di Fibonacci) e quota 9.000.

Per sfruttare un potenziale nuovo rialzo del nickel, a Piazza Affari sono disponibili una serie di Etc: Etfs Nickel, Etfs Eur Daily Hedged Nickel e Etfs 2x Daily Long Nickel G.R.

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