Ciclici ed Emergenti di nuovo sotto i riflettori

A cura di Larry Hatheway, capo economista di Gam
Nel corso dell’ultimo mese, i rendimenti azionari globali si sono stabilizzati a fronte dei crescenti rendimenti registrati nel settore delle obbligazioni. I profitti sui mercati azionari si sono trovati in una situazione di stallo visto che gli investitori hanno ridotto la loro allocazione verso l’asset class a favore di titoli bond-proxy – azioni stabili e che generano reddito.
Il più recente aumento del rendimento dei titoli di Stato influisce su numerosi sviluppi. Nonostante la recente debolezza degli indicatori economici statunitensi, gli attori del mercato hanno incrementato le aspettative di un rialzo dei tassi da parte della Fed a dicembre 2016 a quasi il 50% – soglia da confrontarsi con livelli molto più bassi registrati subito dopo il risultato del referendum britannico. Dal nostro punto di vista il tema di una “normalizzazione” ha acquistato forza. In secondo luogo, sono emersi dei dubbi riguardo alle possibili ulteriori manovre espansive della BoJ, della Bce e della BoE. Da ultimo, gli investitori sembrano ridurre l’esposizione verso titoli con duration troppo lunghe sul mercato obbligazionario.
Nonostante questi intoppi, ci aspettiamo che i mercati continueranno su un percorso di modesta crescita globale e bassa inflazione. Ci aspettiamo che i mercati globali performino, in un contesto di crescita che sia sufficientemente solida da supportare gli utili societari, ma non così forte da indurre un rialzo dei tassi Fed con tempistiche accelerate o un rapido apprezzamento del dollaro. Le economie sviluppate in particolare, si sono mostrate elastiche negli ultimi anni nei confronti degli shock di mercato, politici e geopolitici. In Cina, gli ultimi dati sul credito e sull’economia reale mostrano che l’espansione continua ad andare avanti.
In questo contesto, abbiamo cominciato ad assistere ad una rotazione verso mercati Emergenti e settori ciclici, precedentemente lontani dal consenso del mercato. Fasi di ribasso nei mercati azionari globali dovrebbero verosimilmente essere contenute e il consolidamento dovrebbe essere accompagnato da una rotazione verso titoli maggiormente ciclici così come verso quella parte dei Mercati Emergenti che negli ultimi anni è rimasta un po’ indietro. Tale rotazione, in ogni caso, necessiterà anche di una dimostrazione concreta del miglioramento della performance degli utili, motivo per cui continuiamo a mantenere una visione cauta nei confronti dei titoli value.
La Cina non ha visto concretizzarsi l’hard-landing che molti prevedevano, alcune parti dell’Asia hanno cominciato a performare e prospettive di utili superiori alle attese in Brasile e Russia hanno contribuito a mantenere intatta la crescita globale.

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