Morningstar ha recentemente pubblicato la terza edizione della Global Guide to Strategic-Beta Exchange-Traded Products, un report dedicato al segmento che esamina flussi, trend e costi a livello globale. Qui i principali punti chiave dell’analisi:
- Questi strumenti (comunemente detti smart beta), che hanno benchmark differenti da quelli tradizionali a capitalizzazione e mirano a ottenere rendimenti migliori o un rischio più basso, sono saliti del 23% tra giugno 2015 e lo stesso mese del 2016, raggiungendo quota 1.123. Durante lo stesso periodo, il patrimonio gestito complessivo è salito del 6%, da 519,2 miliardi di dollari a 550,5 miliardi.
- In Europa, gli asset sono cresciuti da 32,5 miliardi di dollari a 40,7 miliardi, ossia un incremento pari al 25,4%.
- Da giugno 2015, a livello europeo, si è assistito a un aumento di quota di mercato dal 6,3% al 7,5%, ulteriore sprint al trend di crescita osservato dal 2009.
- Durante lo scorso anno sono stati lanciati 58 nuovi strategic beta Etp; nonostante l’intero segmento sia in crescita, le strategie più popolari sono quelle azionarie, di cui sette nuovi lanci dell’anno scorso con focus sugli indici azionari.
- Tuttavia, nell’ultimo anno, gli approcci legati alla volatilità (low volatility/ minimum variance) hanno guadagnato più terreno. Se ne contano oggi 61 in tutto il mondo per un patrimonio gestito di circa 47,5 miliardi.
- iShares ha ulteriormente ampliato la sua quota di mercato, rispetto ai competitor, cresciuta dal 7 al 44% in un anno.
- La crescente competizione sul mercato ha cominciato a creare pressioni sui costi. Nel corso dell’ultimo anno, si sono registrati alcuni casi di riduzioni aggressive delle commissioni, ma gli analisti Morningstar prevedono che il fenomeno sia destinato a espandersi ulteriormente quest’anno.