Ftse Mib in fase correttiva, ma non mancano le opportunità

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com del 29 settembre 2016

L’indice Ftse Mib sta provando a allungare in direzione dei 16.500 dopo la tenuta di area 16.000. Come valuta l’attuale impostazione del mercato e cosa si aspetta nel breve?

Al momento il Ftse Mib sembra incastrato in un trading range di breve termine, con baricentro di oscillazione dei corsi a 16.200. Il limite superiore di questo movimento laterale è a 16.500, mentre quello inferiore è compreso tra la soglia psicologica dei 16.000 punti e i 15.930 punti, minimo di due sedute fa. Guardando in ottica di breve-medio periodo, sul grafico giornaliero l’indice Ftse Mib ha oltrepassato a quota 16.330 la trendline discendente che delimita superiormente il canale ribassista all’interno del quale i corsi si muovono dalla fine della prima settimana di settembre. Che questo possa essere il preludio di un allungo è tutto da vedere, perchè tutto dipenderà dalla conferma del superamento dei 16.500 punti, livello che rappresenta il limite superiore del trading range.
Il Ftse Mib ha superato il canale discendente di medio termine e oltre i 16.500 punti potremmo assistere ad una credibile inversione di rotta con un ritorno in area 17.000/17.450. L’eventuale ritorno sotto la soglia dei 16.000 punti, ovvero i 15.930, farebbe proseguire la discesa di medio termine all’interno del canale ribassista di lungo periodo, con obiettivi in area 15.500 prima e in seguito a quota 15.000.
Personalmente propendo per un’evoluzione positiva, ma il suggerimento è di monitorare con attenzione l’area dei 16.500 al rialzo e quella dei 16.000 al ribasso.

Nel settore bancario come valuta l’attuale impostazione di Ubi Banca e Banca Popolare dell’Emilia Romagna?

Secondo alcuni rumors Ubi Banca si prenderà tre delle quattro good bank, Cr Chieti, Banca Marche e Banca Etruria e a mio avviso oggi il titolo sta scendendo anche per questo.
Sembra che per ora i corsi si mantengano al di sopra dei 2 euro anche se tale soglia è stata violata, ma fino a 1,95 euro non ci sarà da allarmarsi più di tanto a mio avviso. Si possono tentare degli acquisti speculativi per una possibile inversione di brevissimo termine, perchè il trend rimane impostato al ribasso con obiettivi a 1,6/1,5 euro.
Un eventuale rimbalzo dall’area dei 2 euro potrebbe riportare Ubi Banca a 2,26 euro prima e a 2,4 euro in seguito, dove transitano le medie mobili a 21 e a 50 giorni.

Banca Popolare dell’Emilia Romagna sta tentando timidamente di rimbalzare dopo aver testato a quota 3,09 euro il supporto dinamico moderatamente ascendente di medio-lungo termine. Il titolo al momento è stato respinto dalla trendline discendente di breve periodo a quota 3,23 euro. Personalmente ritengo che Banca Popolare dell’Emilia Romagna possa avviare un movimento laterale con baricentro di oscillazione individuabile in area 3,2 euro.
Nel caso in cui il titolo riuscisse a superare questa resistenza avremmo un primo obiettivo a 3,5 euro e in seguito a 3,7 euro. Sotto i 3,1 euro i target sarebbero individuabili a 2,85 euro e a 2,5 euro.

Luxottica continua a mostrare un andamento debole spingendosi a poca distanza dalla soglia dei 43 euro. Quali indicazioni ci può fornire per questo titolo?

Il segnale generato oggi da Luxottica non è molto incoraggiante perchè dopo essere stato respinto con un bel doppio massimo da area 45 euro, il titolo è tornato al di sotto del supporto di breve in area 44 euro e poi ha incrociato al ribasso a 43,4 euro le medie mobili a 21 e a 50 giorni. Il ribasso a mio avviso potrebbe anche proseguire, visto che i principali indicatori e oscillatori tecnici sono ancora distanti dalla zona di ipervenduto. Per Luxottica possiamo segnalare dei target ribassisti a 42,27 euro in primis e a 41,85 euro in un secondo momento.

Come valuta il rally odierno di Saipem e Tenaris? Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Tecnicamente Saipem ha oltrepassato a quota 0,36 euro la trendline discendente di breve termine e una volta incrociato al rialzo a quota 0,38 euro la media mobile a 21 sedute, potrebbe allungare il passo verso la soglia di 0,4 euro in prima battuta, con successivo target a 0,425 euro e poi a 0,44/0,445 euro. Una strategia di acquisto del titolo andrà corredata da uno stop loss sotto 0,36 euro.

Tenaris ha aperto un ampio gap rialzista a quota 11,5 euro e oggi ha oltrepassato in area 12 euro la trendline discendente di breve-medio periodo e a quota 12,19 euro ha incrociato la media mobile a 50 giorni. Il segnale generato dal titolo è decisamente rialzista e anche se nella prossima seduta potremmo assistere a delle prese di beneficio, l’impostazione sembra ormai essere tornata al rialzo. In quest’ottica possiamo individuare dei target a 13/13,25 euro prima e in seguito a 14 euro, per poi spostare lo sguardo più in là nel tempo a 14,65 euro. Lo stop loss andrà posizionato sotto i 12 euro, visto che ci sarebbe il rischio di una chiusura del gap rialzista aperto a 11,5 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Sto seguendo Generali che è ancora inserito in un downtrend, ma sembra confermare la tenuta del supporto statico di medio-lungo termine in area 10,8 euro, livello da cui sta timidamente iniziando un rimbalzo. Quest’ultimo avrebbe una conferma in primo luogo al superamento di 11,13 euro, con la possibilità di riportare il titolo a 11,6 euro e in seguito a 12/12,25 euro. A chi volesse acquistare suggerirei di fissare uno stop loss sotto 10,8 euro.

 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!