I mercati aspettano Angela Merkel. La strategia di Vontobel sul Dax

A cura di Vontobel Certificati

Sono tempi non facilissimi in Germania, tanto per la Borsa quanto per la politica, economica e non. Il sistema bancario della prima economia d’Europa è stretto da un lato dagli enormi problemi che attanagliano Deutsche Bank e dall’altro dalle problematiche emerse anche per Commerzbank, la seconda banca del Paese. In tutto ciò si aggiunge anche la scure delle Autorità americane che pesa ancora su Deutsche Bank, in seguito allo scandalo delle manipolazioni sui titoli subprime, e su Volkswagen. Per gli analisti le insidie su Deutsche Bank riguardano la nota questione sui quasi 55 mila miliardi in derivati che potrebbero nascondere ingenti perdite, e la sanzione di circa 14 miliardi di euro (che potrebbero scendere a 5,4 miliardi) che il Dipartimento di Giustizia Usa dovrebbe comminare all’istituto. La settimana scorsa è stata particolarmente movimentata per la Borsa di Francoforte, con Commerzbank che ha sofferto in modo particolare dopo l’annuncio di voler procedere a un ridimensionamento di circa 9 mila posti di lavoro ed al taglio del dividendo 2016; il titolo ha perso l’8,96% in cinque sedute, ed ora la stessa problematica si pone anche per Deutsche Bank, che avrebbe già avviato trattative con alcuni sindacati per un taglio di circa mille unità. Dal punto di vista politico, invece, la cancelliera Angela Merkel sembra non godere più dei consensi del passato, complice l’avanzata degli avversari politici in particolare quelli della destra più radicale.

In questo quadro districato l’attenzione dei mercati è completamente focalizzata sulle mosse che intendono attuare Angela Merkel, il suo Ministro delle Finanze Wolfgang Schauble e il presidente della Bundesbank Jens Weidmann. Infatti sulle scelte di maggior flessibilità che la cancelliera potrebbe accordare per venire incontro alle difficoltà degli istituti teutonici si potrebbe aprire un’ulteriore partita per quanto riguarda le situazioni del sistema bancario europeo e italiano.

Dopo aver toccato i massimi del 2016 il 15 agosto, i corsi del Dax sono inerpicati in una fase di lateralità che ha contraddistinto l’intero mese di settembre. Il range di negoziazione è stato delimitato superiormente dalla resistenza statica dei 10.802 punti, mentre inferiormente l’indice ha trovato un valido supporto in area 10.260 punti. Se è vero che detta area ha evitato tracolli dell’indice anche dopo il ritorno di volatilità e volumi, le spinte rialziste si sono sempre esaurite al confronto con la resistenza dinamica espressa dalla trendline che unisce i top dell’8 e 22 settembre. In questo quadro rimane cruciale capire se il basket rimarrà imbrigliato in questo rettangolo compreso fra i top annuali e i 10.000 punti sino a fine anno, oppure il nuovo mese possa generare l’ingresso convinto di più ampi ordini in vendita. L’area di negoziazione cruciale da cui avviare posizioni ribassiste rimane a 10.430 punti, ed il test di forza cruciale per testarne la forza è atteso a 10.262 punti. Al contrario, oltre i 10.700 punti il Dax tornerebbe ad essere acquistato, ma questa volta con ben più ambiziosi target rispetto ai massimi del 2016 a 10.802 punti.

Strategia Long Acquisti a 10.700 punti avrebbero come target i 10.850 punti. Stop al cedimento dei 10.260 punti. Prodotti: certificati Leva Fissa LONG +5x (codice Isin DE000VN9AAB6), Leva Fissa LONG +7x (Isin DE000VN9AAA8).

Strategia Short Ingressi short a 10.430 punti, con stop su accelerazioni oltre i 10.500 punti, avrebbero target a 10.000 punti. Prodotti: certificati Leva Fissa SHORT -5x (codice Isin DE000VN9AAD2), Leva Fissa SHORT -7x (Isin DE000VN9AAB6).

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