Petrolio Wti, pausa di consolidamento prima dell’attacco a 50 dollari

Dopo il meeting dell’Opec di Algeri in cui il Cartello si è accordato per un prossimo taglio alla produzione di 700 mila di barili al giorno (tutto però da verificare nell’incontro di Vienna fissato a il 30 novembre), il petrolio Wti ha baneficiato di un rialzo che, favorito anche dalla discesa del dollaro, ha riportato i corsi a ridosso dei 49 dollari per barile. Un livello vicino alla soglia psicologica dei 50 dollari, indicata da molte banche d’affari come obiettivo medio per il 2017.

Ciò significa che una volta raggiuto questo target il greggio potrebbe accusare una nuova discesa? Tutt’altro. Dal punto di vista di vista tecnico il Wti si sta al momento assestando in un movimento di consolidamento intorno ai 48,50 dollari per barile, un movimento che favorisce l’allontanamento di tutti i principali indicatori e oscillatori tecnici dalla zona di ipercomprato e che, di conseguenza, apre la via a ulteriori rialzi.

In quest’ottica i prossimi obiettivi sono individuabili a quota 50 in prima battuta e, probabilmente dopo una nuova salutare fase di consolidamento laterale, in area 51,55/51,65. Per contro, l’eventuale cedimento statico e dinamico posto a 48 dollari favorirebbe l’inizio di una correzione con target a 47,30 prima e 46 in seguito.

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Gianluigi Raimondi

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