Assogestioni, a novembre frenano i deflussi

A novembre, secondo le rilevazioni di Assogestioni, il settore fondi ha accusato deflussi per 8,2 miliardi di euro, registrando un risultato comunque migliore rispetto ai -22 miliardi di ottobre. E così da inizio anno i deflussi hanno già raggiunto quota -131,14 miliardi. I riscatti si riflettono sul valore del patrimonio del settore che a fine mese si è collocato a quota 422 miliardi di euro, contro i 436,5 del mese precedente, evidenziando un calo del 3,2%.

Tutte le categorie, come a ottobre, hanno ancora evidenziato una raccolta netta negativa.

La peggiore performance è stata registrata dai prodotti obbligazionari, che hanno perso 4,5 miliardi e hanno chiuso il mese con un patrimonio pari a 162,6 miliardi, che comunque occupa con 38,5% ancora la percentuale più alta degli asset totali.

I fondi bilanciati hanno registrato riscatti per 368 milioni, e ora hanno un patrimonio di 19,3 miliardi che rappresenta il 4,6% degli asset complessivi del sistema fondi aperti. Dalle casse dei fondi hedge sono usciti, invece, oltre 2 miliardi, con il patrimonio che è sceso a quota 25,1 miliardi, rappresentando il 5,9% del totale. Per i fondi azionari il bilancio tra riscatti e sottoscrizioni è stato pari a -10 milioni. Il patrimonio, sceso a quota 73 miliardi di euro, ora vale il 17,3% dell’intero sistema.

Sono “migliorati” i riscatti anche per i fondi di liquidità, con deflussi pari a 881 milioni, con un patrimonio che sfiora gli 88,4 miliardi di euro e occupa il 21% delle masse investite. I flessibili, infine, hanno chiuso novembre con una raccolta pari a 370 milioni e un patrimonio in calo, a quota 53,3 miliardi, che rappresenta il 12,7% dell’intero settore.

Sul fronte dei fondi di diritto Italiano sono usciti 6,43 miliardi il cui patrimonio è sceso a quota 221,7 miliardi per un controvalore equivalente al 52,6% dell’intero sistema fondi. Per i fondi di diritto estero la raccolta provvisoria è stata, invece, negativa per 1,7 miliardi, con gli asset stimati che hanno toccato quota 200 miliardi di euro e occupano il 47,4% dell’intero sistema fondi.

A livello di gruppi la peggiore raccolta è stata registrata come a ottobre da Pioneer Investments con -1,41 miliardi, seguita da Intesa Sanpaolo con -1,25 e CAAM con -1,01 miliardi.

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