Stm brilla a Piazza Affari, male le banche da Mps a Carige

I MERCATI INZIANO A TEMERE LE ELEZIONI USA – L’incertezza sull’esito delle elezioni presidenziali americane, con gli ultimi sondaggi che danno in testa Donald Trump, ossia il candidato che meno rassicura i mercati, e la perdurante incertezza sul petrolio dopo che la riunione di Vienna tra i paesi dell’Opec e la Russia non sembra aver portato a concreti passi in avanti riguardo il piano di congelamento della produzione petrolifera, pesano sull’avvio della settimana delle borse.

STM E FCA TRA I MIGLIORI – A Milano in particolare l’indice Ftse Mib cede l’1,15% a fine giornata, mentre il Ftse Italia All-Share chiude a -1,01% e il Ftse Italia Star resta a -0,01%, complice il concentrarsi degli ordini di vendita sul comparto bancario (e petrolifero), assenti nel segmento delle “stelle” del listino italiano. Tra le blue chip prosegue comunque il buon momento di Stmicroelectronics che guadagna un altro 3,27% e si riporta a 8,695 euro per azione. Bene anche Fiat Chrysler Automobiles, che come Stm da alcune sedute beneficia dell’accoglienza positiva riservata ai numeri della trimestrale e del rialzo delle stime relative ai risultati 2016.

BANCHE INDIETRO TUTTA A PARTIRE DA CARIGE – Segni più anche per A2A, Terna e Brembo, mentre Mps perde il 7,1% chiudendo a 24,39 centesimi per azione, Mediobanca (che pure venerdì era salita grazie a una buona trimestrale) cede il 4,5%, Unicredit, FinecoBank e Bpm chiudono la giornata tutte ampiamente oltre i 3 punti percentuali di ribasso. Fuori dai titoli principali, Banca Carige termina in calo del 6,16% a 31,06 centesimi per azione, col titolo di risparmio rimasto sospeso praticamente tutta la seduta ad un teorico di 60 euro per azione (-5,51%) e appena 18 titoli scambiati in tutta la giornata.

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