INTESA SANPAOLO CONVINCE TUTTI – Intesa Sanpaolo che apre la settimana in deciso recupero, col titolo che attorno a metà giornata segna a Piazza Affari un rialzo superiore al 3% a 2,07 euro per azione (+3,19%) con quasi 36 milioni di azioni già passate di mano, dopo la presentazione dei risultati trimestrali, apparsi migliori delle attese di consensus, venerdì scorso. Secondo Morgan Stanley, che stamane ha confermato il proprio “overweight” (sovrappesare, ndr) e il prezzo obiettivo a 2,6 euro per azione, i conti trimestrali appaiono “piuttosto forti su tutta la linea”.
GIUDIZI POSITIVI DAGLI ANALISTI – Giudizio positivo anche da Kepler Cheuvreux che a sua volta ha confermato il proprio “buy” (acquistare) con un prezzo obiettivo di 2,6 euro commentando come i conti si siano rivelati “migliori del consenso” con in più la “sorpresa positiva” del net interest income (rivisto al rialzo del 2% per il triennio 2016-2018) e della qualità del credito, “mentre gli accantonamenti e le commissioni sono stati leggermente peggiori delle attese” ma non preoccupano.
RISCHI LEGATI A REFERENDUM E CRISI SETTORE -Terza e ancora migliore reazione positiva è quella venuta dagli analisti di Jefferies, che hanno ritoccato il prezzo obiettivo su Intesa Sanpaolo da 2,6 a 2,7 euro, confermando la raccomandazione “buy”. I “solidi conti del terzo trimestre” secondo gli esperti “cementano la stima di rendimento in termini di dividendo del 9%” mentre la valutazione del titolo appare interessante. Per gli esperti, che hanno ritoccato all’insù dell’1% le stime di utile 2017-2018, i fattori di rischio restano legati all’esito del referendum del 4 dicembre e ad “eventuali rischi sistemici connessi a potenziali fabbisogni di capitale/bail out di altre parti del settore bancario italiano”.