Piazza Affari chiude in pareggio, tra il calo di Mps e la salita di Saipem

PIAZZA AFFARI RESTA VICINA AI LIVELLI DI IERI – Giornata ricca di alti e bassi a Piazza Affari, dove il rimbalzo dei titoli petroliferi e dei servizi di pubblica utilità si contrappone a una nuova seduta sofferta per banche e per Salvatore Ferragamo, affossata da una trimestrale inferiore alle attese. A fine seduta l’indice Ftse Mib segna così -0,02%, il Ftse Italia All-Share chiude a -0,08% e il Ftse Italia Star cede lo 0,17%.

SAIPEM RIMBALZA, MPS AFFONDA – Tra le blue chip italiane si mettono in luce Saipem, che recupera il 3,67% sfruttando il rimbalzo a 46,2 dollari al barile del greggio. Bene anche Campari, Eni, Snam e Buzzi Unicem, tutte attorno ai 3 punti di guadagno. Al contrario Mps, dopo l’annunciata cessione di Juliet (la piattaforma che gestirà parte degli Npl di Siena) a Cerved per 105 milioni di euro e l’intenzione di promuovere un’Opa su 11 emissioni di bond Lower Tier 1 e Lower Tier 2, per un controvalore complessivo di 4,28 miliardi di euro, con obbligo di reinvestimento del corrispettivo in azioni ordinarie Mps di nuova emissione, sprofonda a 25,19 centesimi per azione (-10%).

LA TRIMESTRALE DI FERRAGAMO NON PIACE – Alle sue spalle oltre a Salvatore Ferragamo (-6,46%), affossata come detto dai conti trimestrali, segnano perdite superiori ai 4 punti anche Ubi Banca (che in attesa della conclusione della vicenda “good bank” prosegue col progetto di banca unica, con la stipula degli atti di fusione per incorporazione di Banca Popolare del Commercio e Industria e Banca Regionale Europea nella capogruppo Ubi) e Unicredit, mentre Intesa Sanpaolo chiude a -2,27%.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: