Piazza Affari limita i danni, Italgas e Mps tirano il fiato

PIAZZA AFFARI LIMITA I DANNI – Piazza Affari vive l’ennesima seduta volatile, con indici che prima recuperano terreno, poi tornano a calare per poi ridurre le perdite nell’ultima parte della giornata. Alla fine il Ftse Mib cede lo 0,73%, il Ftse Italia All-Share è fissato a -0,62% e il Ftse Italia Star recupera lo 0,28%, con industriali e utilities in ripresa mentre estendono le perdite i titoli finanziari, già ieri sottotono.

BENE INDUSTRIALI E UTILITIES, RESPIRA MPS – Tra le blue chip tricolori è Fiat Chrysler Automobiles a mettersi in luce con un rialzo superiore al 2%, davanti a Yoox Net a Porter (+1,8%), Leonardo-Finmeccanica (+1,3%), Italgas (che torna a 3,2 euro, +1,2%) e A2A (+1,17%). Dopo molti saliscendi anche Mps recupera leggermente terreno (+0,65%), mentre gli operatori si interrogano sul grado di adesione che avrà l’offerta di conversione di bond subordinati in azioni di nuova emissione che riguarda 4,3 miliardi di euro e potrebbe salire di un altro miliardo se saranno incluse anche le due emissioni “Fresh” del 2008.

FINANZIARI IN ROSSO, SI TEME PER IL REFERENDUM – Soffrono invece i bancari, a partire da Bpm e Banco Popolare (-4,7% e -4,3% circa, rispettivamente), dopo che Barclays ha tagliato i target price rispettivamente a 2,4 euro (da 3,2 euro) e a 0,4 euro (da 0,57 euro), pur confermando un giudizio di “equal weight”. Male anche Unicredit (-4,2%), Ubi Banca (che sfiora il -4%) e Azimut (-2,9%), con gli operatori che sembrano ormai scontare una vittoria del “no” al referendum italiano del 4 dicembre e iniziano a temere ulteriori turbolenze politiche in Europa nel corso del prossimo anno (in cui cadranno le elezioni presidenziali francesi e quelle politiche tedesche).

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