Blueindex: Mps in caduta, pesa il rischio-referendum

SEDUTA NEGATIVA PER I TITOLI FINANZIARI – Giornata no ieri per i mercati finanziari mondiali e per il comparto finanziario in particolare, con immediati riflessi negativi per il Blueindex, dove tutti i 40 componenti hanno chiuso in rosso. Il migliore alla fine è risultato Goldman Sachs (-0,49%), in grado di limitare i danni. Una discreta tenuta, con un rosso inferiore al punto percentuale, hanno mostrato anche Jp Morgan Chase, Old Mutual, Gam Holding, Bank of New York Mellon e Julius Baer.

IL BLUEINDEX SUBISCE IL RISCHIO-REFERENDUM – Per tutti gli altri componenti del Blueindex le perdite sono state via via più consistenti, coi componenti italiani particolarmente bersagliati dalle vendite anche a causa dell’allarme lanciato dal Financial Times secondo cui in caso di vittoria del “no” al referendum italiano del 4 dicembre sarebbero otto gli istituti a rischio bail-in.

MPS DI NUOVO IN MAGLIA NERA – Tra questi vi è Mps, che ieri ha avviato la delicata operazione di conversione volontaria di bond subordinati in azioni da cui si spera di ricavare un miliardo almeno di capitali, così da contribuire a ridurre l’esborso da chiedere agli investitori retail nell’ambito della ricapitalizzazione da complessivi 5 miliardi da varare entro fine anno. Il titolo senese ha chiuso in coda alla classifica a -13,8%, ma anche per Mediobanca, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Man Group e Bpm le perdite finali hanno oscillato tra il 2,9% e il 5%.