Petrolio sottotono nonostante i dati Usa, difficile intesa in seno all’Opec

OPEC VERSO ENNESIMO NIENTE DI FATTO – Si rischia ancora un nulla di fatto alla riunione dell’Opec che si terrà domani a Vienna, dato che l’Iran continua a resistere all’idea di un taglio alla produzione mentre l’Arabia Saudita insiste che qualsiasi accordo dovrà vedere la partecipazione anche di Teheran.

PETROLIO IN CALO, FRENANO ENI E SAIPEM – In risposta al rischio dell’ennesimo rinvio di ogni accordo in merito al tetto alla produzione il future sul petrolio Wti perde a New York quasi il 4% ridiscendendo a 45,31 dollari al barile. Così a Milano Eni azzera sul finale di giornata il rialzo e Saipem oscilla attorno al -0,9%, mentre Terna resiste a +1,2%. A sostenere l’umore degli operatori sono comunque i dati macro americani.

DATI MACRO AMERICANI MIGLIORI DEL PREVISTO – L’indice di fiducia elaborato dal Conference Board è salito in novembre a 107,1 da 100,8 di ottobre, battendo il consensus degli economisti (che si attendeva un dato di 101), livello che non si vedeva da prima del crack di Lehman Brothers, otto anni fa. Sorprese positive anche la revisione al rialzo della crescita del Pil Usa del terzo trimestre: ci si attendeva un dato di +3% sul trimestre precedente, è uscito +3,2%. Abbastanza da sperare che l’empasse dell’Opec non costituisca un problema insormontabile anche per l’oro nero.

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