Boj pronta ad intervenire?

Il tutto provoca un indebolimento del dollaro, ma anche dello Yen, sulle rinnovate paure del mercato di un intervento della Boj per indebolire uno Yen eccessivamente forte.

Il Governatore Shirakawa ha detto che il deterioramento della congiuntura è causato anche dai movimenti del mercato dei cambi che viene osservato e controllato da vicino da parte della Banca Centrale. Il G7 stesso circa un mese fa, ha dato il via libera ad interventi giapponesi sul mercato valutario, per cui ogni momento potrebbe anche essere quello buono per indebolire lo Yen.

L’unica nota che depone contro un intervento allo stato attuale delle cose, è la volatilità, nel senso che la Boj è contraria ad un rapido apprezzamento, per cui se la volatilità e la forza dello Yen dovessero rapidamente accelerare, allora potremmo assistere ad interventi calmieratori, altrimenti è possibile una politica di “laissez faire” al mercato.

Tornando agli Stati Uniti, dobbiamo dire che il sostegno al settore auto da 15 miliardi di dollari sta incontrando delle difficoltà al Senato, ma ciò non sta provocando un rafforzamento della divisa Usa, che sarebbe congruente con le correlazioni viste nell’ultimo periodo (dollaro valuta rifugio nei momenti di panico), e questo potrebbe dimostrare che gli analisti così come gli investitori stanno cominciando a valutare i rischi americani non come rischi globali ma come rischi legati al dollaro.

Pertanto, al di là dei movimenti di breve, sempre passibili di alterazioni dovuti a rumors di mercato, il dollaro potrebbe anche indebolirsi nuovamente nel medio termine se e soprattutto se gli investitori percepiranno il fatto che per gli Stati Uniti e per la valuta Usa, i nodi devono ancora venire al pettine. L’aumento del deficit causato dagli interventi della Fed potrebbe pesare prima o poi sulla fiducia verso la divisa Usa

Tecnicamente la violazione della media mobile a 21 potrebbe rappresentare un punto di svolta che indicherebbe come target la media a 100, soprattutto per il fatto che questo movimento rialzista sembra avvenire dopo una fase di consolidamento e costruzione di minimi superiori.

Il tutto lascerebbe quindi presagire un movimento verso 1.3600 che sarebbe congruente con un movimento di correzione dovuto dopo l’intensità del ridimensionamento dell’Euro degli ultimi mesi.

Interessante sembra anche l’evoluzione dello Yen che sembra leggermente in ritardo rispetto ad Eurusd e potrebbe, nel caso di violazione della media a 21 giorni, provare a risalire la china con obiettivi in area 137.00 anche se per il momento questi livelli sembrano eccessivamente ambiziosi e forse bisognerebbe accontentarsi di livelli intorno a 130.00

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