Nuovo tonfo di Mps, anche Banca Ifis deve retrocedere

MPS PESA ANCHE SU BANCA IFIS – Il nuovo marcato ribasso di Mps (sospesa per eccesso di ribasso dopo un ultimo scambio a 15,47 euro, -16,94%, nuovo minimo storico), per il quale la riuscita della ricapitalizzazione sembra sempre più distante, mette di cattivo umore Piazza Affari. Ne paga le conseguenze anche Banca Ifis, che pure stamane ha fatto sapere di aver ricevuto comunicazione da Banca d’Italia sull’esito dei requisiti patrimoniali minimi da rispettare dal 1° gennaio 2017 nell’ambito dello Srep (Supervisory Review and Evaluation Process).

NESSUN PROBLEMA PER I REQUISITI PATRIMONIALI – Per l’istituto, specializzato nell’investimento in portafogli di crediti deteriorati (Npl), il requisito minimo del Cet1 a livello consolidato è stato fissato al 6,6%, il Tier 1 all’8,4% e il Total Capital ratio al 10,7%.Valori, sottolinea l’istituto veneto, che al momento dell’acquisizione di Interbanca, finalizzata lo scorso 30 novembre, entrambe le banche superavano ampiamente, col Cet1 di Banca Ifis che a fine settembre si attestava al 15,8% mentre quello di Interbanca a fine giugno era pari al 26,9%.

NELL’ULTIMO ANNO IL TITOLO HA PERSO IL 10,67% – Nonostante queste rassicurazioni, il titolo perde quota stamane a Piazza Affari dove attorno alle 10.30 segna un calo del 2,5% circa a 24,83 euro, con poco più di 12 mila pezzi scambiati finora. Nell’ultimo anno le quotazioni di Banca Ifis segnavano, alla chiusura di ieri, un calo del 10,67%, nonostante un deciso recupero messo a segno negli ultimi tre mesi: +26,35%.

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