Quattro passi verso la cultura finanziaria

Il tema della cultura finanziaria? E’ sempre più importante “e quello che è successo in questi mesi, ma anche negli ultimi anni, ne è la conferma. La cultura finanziaria è la prima regola per proteggere il proprio patrimonio e saper selezionare l’intermediario più corretto. Sono troppi i prodotti opachi e poco trasparenti, come ad esempio molti strutturati o index linked, che sono stati proposti ai risparmiatori italiani senza che questi capissero bene quello che acquistavano. Questo non deve più succedere, i mercati possono scendere o salire come capita sempre ma non rivedere indietro gran parte dei propri capitali oppure non poter liquidare il portafoglio è ben più grave”. E’ questo il parere di Paolo Martini direttore marketing e formazione del gruppo Azimut.

E proprio per l’importanza che oggi ha la cultura finanziari Martini invita tutti gli attori coinvolti a svolgere il proprio ruolo dal momento che si sta parlando anche di un “tema sociale”. “Bisogna partire dalle scuole medie per proseguire con superiori e università. La gestione del proprio patrimonio è un tema delicato e fondamentale e insieme alla salute, è una delle cose più importanti – continua Martini – Eppure non c’è la giusta attenzione. Anche i media, giornali, radio e televisioni hanno un ruolo fondamentale che deve essere sempre più orientato alla semplificazione dei concetti”.

Naturalmente non sono esclusi gli intermediari finanziari, ma neanche gli investitori che “devono giocare un ruolo più attivo. Lo sforzo quindi deve essere duplice, da un lato il mondo finanziario e bancario deve comunicare in modo più semplice, dall’altro i risparmiatori devono necessariamente dedicare più attenzione alla gestione del loro patrimonio”.

Da qui la scelta di pubblicare insieme a Andrea Milesio e Alberto Fedel il libro “Io non ci casco più!”, un libro definito dagli stessi autori un “manuale di autodifesa finanziaria” disponibile con il Corriere della Sera, realizzato in collaborazione con Azimut, e che indica ai risparmiatori “quattro semplici passi” per approfondire in maniera rapida e seria la gestione del risparmio.

E giocando sul sottotitolo del libro abbiamo chiesto a Martini quattro passi da compiere per diffondere un’adeguata cultura finanziaria tra i risparmiatori italiani?Primo: lo stato deve capire sempre più quanto sia fondamentale partire dal basso, dai più giovani, per diffondere la conoscenza anche di questa materia” risponde senza esitazione Martini. Il secondo passo riguardo tutti i media che devono “semplificare, semplificare e ancora semplificare toccando anche temi legati alla psicologia, vedi ad esempio la finanza comportamentale, e non solo alla spiegazione del singolo prodotto o fotografie sui mercati”.

Il terzo passo, secondo il coautore del libro lo deve compiere invece l’industria bancaria e finanziaria che “deve rivedere il modo di comunicare cercando di dire meno cose in modo diverso. Se il messaggio non passa e ci sono risparmiatori che non capiscono un motivo ci sarà”.

Infine, il quarto passo, non sono esenti gli investitori: “bisogna però che anche gli investitori facciano maggiori sforzi per capire meglio e comprendere che gli investitori non sono tutti uguali” conclude Martini.

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